Rivoluzione dettata della crisi quella annunciata dalla UEFA per i campionati europei di calcio del 2020: per la prima volta, infatti, le partite del torneo si giocheranno in diverse città in tutta Europa. Non più un solo paese ospitante (o al massimo due), ma l’intero continente europeo come teatro di gioco. Si scardina così il criterio secondo il quale, dal 1960 (anno di nascita della competizione), ad ospitare il torneo fosse solo un paese, o due (come, appunto, è accaduto per l’edizione 2012 in Polonia e Ucraina).
Il progetto prende il via da una proposta, avanzata già a giugno, del presidente della UEFA Michel Platini. L’idea di far disputare gli europei in paesi diversi permette di abbassare i costi per le singole nazioni, dal momento che non saranno necessari grandi piani di infrastrutture in un solo paese.
La fase di presentazione delle candidature per le città che intenderanno ospitare una o più partite della competizione europea avrà inizio a marzo 2013, mentre le scelte definitive verranno fatte nella primavera del 2014.
Aurora Circià







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