La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato il nostro paese per il trattamento inumano e degradante di 7 carcerati detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza e dovrà risarcirli con 100 mila euro per danni morali.
Nella sentenza, si legge che l’Italia ha violato i diritti dei detenuti tenendoli in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati e la Corte ha invitato l’Italia a porre fine al sovraffollamento delle carceri entro un anno.
La situazione dei carceri italiani è un problema che da anni affligge il nostro paese, sono 67510 i reclusi nei 206 carceri sparsi su tutto il territorio nazionale, ma i posti disponibili solo 45572, un tasso di sovraffollamento del 149% contro il 99% della media europea.
Con la sentenza l’Italia viene condannata una seconda volta per aver tenuto i detenuti in celle troppo piccole. La prima condanna risale al luglio del 2009 e riguardava un detenuto nel carcere di Rebibbia di Roma. Dopo questa prima condanna l’Italia ha messo a punto il “piano carceri” che prevede la costruzione di nuovi penitenziari e l’ampliamento di quelli esistenti oltre che il ricorso a pene alternative al carcere. Ma evidentemente la situazione non è cambiata e spetterà al nuovo governo porre fine in maniera definitiva a questa disumana ed incivile situazione.
Maria Chiara Coco







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