Contro la “febbre del sabato sera” alla guida arrivano nuove cure. Da oggi, infatti, nuove regole entreranno nel codice della strada, soprattutto nuove multe.
Le nuove regole, sintetizzate dall’U.E. nelle direttive n.126/2006 e n.113/2009, dovranno per l’appunto entrare a regime entro il 19 Gennaio.
Le modifiche riguardano, in primis, le categorie di patenti che diventano in tutto 15: AM, A1, A2, A, B1, B, BE, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE. Il passaggio da una categoria all’altra dovrà essere sempre accompagnato da un esame di idoneità.
Tra le novità più rilevanti: La AM creata appositamente sia per i motorini che per le microcar che sostituirà i vecchi patentini; la patente A per le moto, ricomprendente già la categoria A1, ingloberà anche la categoria A2. Le patenti B per le auto, C per i camion e D per gli autobus, ricomprenderanno, rispettivamente, la B1, la C1 e la D1.
La nuova sottocategoria B1 (16 anni per conseguirla) viene introdotta per i quadricicli (le cosiddette minicar) con massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg.
Le patenti C1 e D1 introducono, invece, novità rilevanti sul fronte dei mezzi pesanti: hanno lo stesso valore delle patenti C e D di adesso (si possono conseguire a 18 e 21 anni), mentre dal 19 gennaio la C e la D si potranno conseguire (sempre previo esame) solo al compimento dei 21 e 24 anni.
La patente A1 resterà conseguibile al compimento dei 16 anni per veicoli di cilindrata massima fino ai 125 cc, mentre per la patente A bisognerà aspettare i 20 anni (ma solo se si ha già la A2 da almeno due anni) e superare il relativo esame.
Ovviamente chi entrerà in possesso della patente di guida entro il 18 Gennaio potrà continuare a guidare i veicoli per i quali risulta già autorizzato secondo le vecchie categorie.
Addio anche al ‘bollino’ adesivo da attaccare alla patente in caso di cambio di residenza. Il nuovo codice prevede addirittura che non dovrà più essere dichiarata la residenza e le patenti già emesse, alla scadenza, dovranno essere rinnovate con una ristampa su documento europeo.
Si moltiplicano anche i casi sanzionati come illeciti penali: per chi sarà trovato alla guida senza idonea autorizzazione verrà punito con la sospensione e con una sanzione amministrativa che potrà variare dai 1.000 ai 4.000 euro. In caso di violazione con patente estera è stata prevista l’interdizione o la revoca del diritto di guidare.
Tempi duri sembrano prospettarsi, dunque, per il popolo dei guidatori.
Angela Scalisi







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