Notte degli Oscar 2013: i vincitori.

Come ha affermato Quentin Tarantino, esaltando la qualità dei testi in gara, “è stato l’anno delle grandi sceneggiature” per l’appena conclusa edizione degli Oscar 2013. Una 85esima edizione volta a celebrare la musica nel cinema e la magia ad essa connessa, facendo anche da padrona per il ricordo dei 50 anni di 007 con le sue indimenticabili colonne sonore e l’omaggio dei 10 anni dall’oscar vinto (nel 2003) per il musical “Chicago”. Il risultato è stato uno spettacolo brioso, inedito e coinvolgente; indimenticabili esibizioni hanno accompagnato le premiazioni sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles: Barbra Streisand, assente da ben 36 anni dalla scena dello stesso palco, Charlize Theron in un intenso balletto nei panni di una meravigliosa Ginger Rogers, standing ovation per Shirley Bassey fasciata in un abito d’oro perfetto per interpretare “Goldfinger”, fascino ed emozioni per il cast completo di “Chicago” e de “Les Miserables”, il trionfo di Adele con “Skyfall” come miglior canzone originale.

“Lincoln” non è riuscito a resistere alla marcia trionfale di “Argo” , vincitore del premio come Miglior Film (insieme ad altri due Oscar). L’Academy ha dovuto scegliere tra due periodi della storia americana molto distinti e distanti tra loro: da un lato l’epopea del presidente che ha cancellato la schiavitù, dall’altro la vicenda intricata e discussa della liberazione degli ostaggi americani in Iran dopo la rivoluzione khomeinista. Tra Lincoln e Carter Hollywood sceglie il secondo.

Accanto al successo atteso per il film di Ben Affleck, il vero exploit (meno prevedibile) è stato quello di “Vita di Pi” con ben 4 Oscar. Ha stupito in particolare il premio alla regia, categoria in cui Ang Lee ha battuto il “gigante” Spielberg per la seconda volta nella sua vita.

Senza sorprese invece gli Oscar per gli attori protagonisti: Daniel Day-Lewis per “Lincoln” e Jennifer Lawrence per “Il Lato Positivo”. Il premio come attrice non protagonista è stato assegnato ad Anne Hathaway nel ruolo di Fantine per “Les Miserables” e quello come miglior attore non protagonista a Christop Waltz nei panni del Dr. Shultz per “Django Unchained”, per la seconda volta in tre anni e sempre grazie ad un film di Tarantino (“Inglorius Bastards”).

L’Oscar come migliore sceneggiatura originale è andato a Quentin Tarantino, tagliato fuori dalla categoria dei registi, altrettanti trionfi per “Les Miserables” e il super premiato (Palma d’Oro e Golden Globe) “Amour” di Haneke e ben due successi per casa Disney in entrambe le categorie di animazione come corto e come film (“The Brave” e “Paperman”).

In una serata dedicata al rapporto musica-cinema, alla celebrazione di un classico e al ritorno di importanti talenti sulle scene, resterà impressa nella memoria la mini “lezione” della first Lady d’America, Michelle Obama: «E’ per me un onore introdurre i candidati a titolo di best movie e aiutare la celebrazione di storie che ci hanno portato indietro nel tempo, in giro per il mondo, che hanno elevato i nostri spiriti e ci hanno fatto ridere e riflettere, che ci hanno trasportato in luoghi che nemmeno potevamo immaginare… E’ stato un anno eccitante per il cinema con film che ci ricordano come possiamo sempre trasformare la nostra vita, come possiamo superare gli ostacoli quando troviamo il coraggio di credere in noi stessi».
E ancora: «Sono lezioni che si applicano bene a ognuno di noi. Non importa come siamo, da dove veniamo, come appariamo o chi amiamo. Sono storie importanti soprattutto per i giovani. Ogni giorno attraverso la pratica e la frequentazione delle arti, i nostri bambini imparano a coltivare la loro immaginazione, a sognare un po’ più in grande, a impegnarsi e lottare per i loro sogni. Il vostro è un lavoro di vitale importanza».