La cometa Pan Starrs domenica ha transitato dal punto più vicino al sole ed ora si sta allontanando per fare ritorno solo tra 100 milioni di anni, circa,ed è la prima del nuovo anno a rendersi visibile ad occhio nudo. Da mercoledì scorso, infatti, l’astro celeste sfila nella volta celeste non lontano dalla luna ma bassa sull’orizzonte, solo i più attenti meglio posizionati riescono ad ammirarla nel suo splendore. Sarebbe bello poterla ammirare sporgendosi dal Pincio capitolino proprio al momento del crepuscolo, avvenimento anche romantico ed irrinunciabile per appassionati e per i meno interessati. Pan Starrs (C/2011 L4) scoperta il 6 giugno 2011 ha preso il nome dal’omonimo telescopio (il Pan-Starrs 1) di 1,8 metri col quale è stata scoperta dalla cima del vulcano hawaiano Haleakala, uno dei più potenti cacciatori di oggetti sfreccianti dalle profondità del sistema solare e dirette verso il nostro pianeta o, come in questo caso, nelle vicinanze. Il Panoramic Survey & Rapid Response System, quindi, ha studiato la cometa durante il suo avvicinamento preannunciando le caratteristiche spettacolari che l’astro avrebbe presentato nel periodo pasquale interagendo con la nostra stella e rilasciando la brillante coda. Dai cieli australi a quelli boreali si allontanerà dalla nostra visuale verso le profondità dell’universo, l’emozione è grande perchè si ritiene che la cometa sia al suo primo passaggio dal punto più prossimo al Sole ed ora si appresta a rientrare nel suo lunghissimo stato di quiescenza abbandonando la zona di interazione coi raggi solari.
“La cometa di Pasqua” sarà ancora visibile per pochi giorni, ma sino a fine mese tenteremo di catturarla con lo sguardo ed il naso a puntare le stelle.
Paolo Licciardello







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