A largo di Capo Passero installata una torre alta 400 metri per osservare i neutrini


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Ad 80 km a sud est di Capo Passero è stata installata una gigantesca struttura per la rilevazione dei neutrini, in questa zona dello Ionio meridionale, da qualche anno, si lavora alla costruzione di una vera e propria foresta di torri appartenenti all’esperimento Km3Net. Il progetto che coinvolge non solo l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ma anche altre università italiane ed istituti di ricerca provenienti da Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Regno Unito, Romania, Spagna in stretta  sinergia con Istituti di ricerca geofisica, oceanografica di biologia marina (Ingv, Cnr, Cibra, Nurc), prevede alcune centinaia di torri, con fotomoltiplicatori, a formare un’unica antenna sottomarina capace di rivelare quella minuscola traccia luminosa lasciata dalle rarissime interazioni tra neutrini e l’acqua di mare. Sarà possibile in questo modo studiare alcuni dei fenomeni più misteriosi dell’universo come le sorgenti dei raggi cosmici e di antimateria. Il posizionamento della torre a 3500 metri di profondità ha avuto luogo grazie alla nave “Nautical Tide”, appartenente alla flotta Fugro della Mediterranean Trading Shipping ed al suo robot sottomarino il quale, dopo aver esplorato l’esteso plateau scelto per l’installazione, ha provveduto alla sistemazione della sequenza di otto piani, spaziati da 40 metri in verticale, equipaggiati con sensori ottici, acustici e oceanografici. Terminate le operazioni di ispezione del fondale marino, durate ben 12 ore, la torre è stata collocata con una precisione di alcuni metri rispetto al punto prestabilito e successivamente collegata, tramite il veicolo subacqueo, al cavo elettro-ottico di 100 km che l’Infn aveva precedentemente posato (2009). Infine è avvenuta la manovra di apertura della torre che ha potuto così raggiungere l’impressionante altezza di 400 metri in un tempo di 6 ore. La giornata si è conclusa con il montaggio di altri rilevatori e segnalatori per il futuro completamento del sistema di rilevazione dei neutrini. Entrando subito in funzione, la torre, ha già inviato i primi dati direttamente ai Laboratori Nazionali del Sud di Capo Passero. Il direttore Giacomo Cuttone ha fatto sapere che “ora si è avviata la fase di caratterizzazione dell’apparato e di acquisizione dei segnali ottici, acustici e oceanografici. Questa attività rappresenta il punto di partenza della realizzazione del rilevatore Km3Net nel sito di Capo Passero dei Lns”. I finanziamenti provengono dall’Europa sin dal 2006 ed anche dal Miur grazie ai fondi Pon del 2007-2013. Con questa installazione di un km cubo con migliaia di sensori ottici situata in fondo alle acque al largo della Sicilia sarà possibile percepire la debole radiazione luminosa prodotta dai muoni, particelle generate dai neutrini che interagiscono con la materia, i quali,  seguendo una direzione uguale a quella del neutrino, permettono di risalire alla sua sorgente; in più posizionando l’antenna in mare si ha la triplice convenienza di avere uno schermo protettivo dai raggi cosmici, un bersaglio per l’interazione di neutrini con la materia ed un mezzo trasparente nel quale seguire la scia luminosa detta di Cherekov.

 

Paolo Licciardello

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