3 MAGGIO: GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA.


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Ieri, 3 Maggio, si è celebrata la Giornata Mondiale della “Libertà di Stampa”; idea portante quella di tutelare e promuovere i principi della libertà di opinione ed espressione, nonché il diritto di ogni individuo di ricevere e diffondere informazioni e idee e, a sua volta, di fruirne.

Tale data fu scelta ben venti anni fa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in base a una precedente raccomandazione dell’Unesco.

I diritti in gioco, ovviamente, hanno nel tempo trovato un riconoscimento “ufficiale”, essendo sanciti sia dall’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che dall’articolo 10 della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali.

Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, per l’occasione lancia anche un appello a favore dell’informazione online: “Se è vero che i giornalisti possono raggiungere una più vasta audience e farlo più rapidamente, quando decidono di farlo ci sono vecchi e nuovi pericoli che li attendono”, ricorda riferendosi, ovviamente, agli atti di violenza, alle intimidazioni, ai processi ingiustificati e ai controlli cui sono sottoposti tutti coloro che diffondono notizie. “Le misure per assicurare la sicurezza dei giornalisti da questi pericoli devono essere rafforzate”, prosegue Muiznieks, sottolineando al contempo la necessità che questa protezione includa anche tutti coloro che in senso più ampio fanno informazione, quindi dai blogger ai cittadini comuni che, possono essere a rischio anche per la più piccola manifestazione di libertà.

Secondo la giurisprudenza della Corte di Strasburgo, richiamata opportunamente da Muiznieks, ciò che giustifica una maggiore protezione della libertà di espressione è il tipo di informazione data piuttosto che la persona che dà l’informazione.

Dimostrazione lampante della necessità di una tutela maggiore è la escalation di attacchi ai reporter che si sono verificati negli ultimi anni, senza bisogno di ricordare nomi, volti, famiglie e senza necessità di parlare degli avvenimenti presenti, che stanno scuotendo il mondo del giornalismo.

Lo stesso Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e il direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova, ricordano, per l’appunto, che molti giornalisti sono ancora oggetto di “intimidazioni, minacce e violenza”, in un “clima di impunità” persistente, sottolineando, al contempo e al contrario, il bisogno della “stampa” di essere tutelata efficacemente, in quanto “essenziale alla costruzione di una società libera e democratica”.

Angela Scalisi

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