Dopo ben due ore il vertice di maggioranza riunito a Palazzo Chigi, tra i cui componenti spiccavano il premier Enrico Letta, il vice Angelino Alfano, i ministri Dario Franceschini e Fabrizio Saccomanni, ha dovuto prendere atto che il decreto su Imu e rifinanziamento della Cig non potrà essere approvato a breve, e soprattutto non nella riunione del Consiglio dei ministri che era stata convocata per domenica.
Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, secondo quanto riferito dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, infatti, “si è preso una settimana per produrre atti precisi” al fine di verificare la copertura economica e poter cosi garantire «che i Comuni non si trovino in deficit di cassa».
Lorenzo Dellai, capogruppo di Scelta civica alla Camera, ha comunque annunciato che “Entro la prossima settimana ci sarà un primo provvedimento, un decreto, per il congelamento della prima rata dell’Imu e per i primi interventi per la Cassa integrazione in deroga. Inoltre, c’è l’impegno del governo a fare entro i prossimi 100 giorni le riforme strutturali sui temi fiscali e del lavoro”.
Ancora più diretto è stato il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, al termine del vertice, assicurando che “L’Imu sulla prima casa sarà cancellata”, e aggiungendo di non aver assolutamente rinunciato alla restituzione della tassa.
Non rimane, dunque, che attendere e cullarsi su una “quasi” certezza: non si pagherà l’acconto di giugno sull’abitazione principale fino al 16 settembre .
Angela Scalisi







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