ANTITRUST: LA RETE È “FONDAMENTALE PER LA CRESCITA ECONOMICA”.


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L’autorità garante della Concorrenza e del Mercato invita il Governo ad adottare concrete iniziative a tutela dei contenuti di Internet.
Bisogna tutelare i contenuti editoriali su Internet, con soluzioni che garantiscano contemporaneamente il diritto del pubblico alla diffusione della conoscenza, ma che non soffochino le potenzialità della rete, dato il ruolo fondamentale della stessa per la crescita dell’economia e della competitività.
La diffusione selvaggia di notizie sul web, senza peraltro alcun rispetto del copyright, nuoce alla qualità della stessa informazione.
Di ciò è consapevole l’Antitrust la quale, nella segnalazione inviata al Governo, scrive senza mezzi termini che: “Occorre mettere all’ordine del giorno il tema della tutela dei contenuti editoriali su Internet”. Occorre una disciplina che, in tempi adeguati rispetto alle esigenze di trasformazione del settore, contempli strumenti idonei a incoraggiare su Internet “forme di cooperazione virtuosa tra i produttori di contenuti editoriali e i fornitori di servizi innovativi che riproducono ed elaborano i contenuti protetti dai diritti di proprietà intellettuale. Tale disciplina dovrà essere finalizzata allo sviluppo efficiente dell’attività di produzione di contenuti informativi in rete”.
Nella segnalazione l’Antitrust ripercorre (con l’invito per l’Italia a trarne esempio) gli interventi effettuati recentemente in altri paesi: fa riferimento alla Francia dove grazie a un accordo con Google, che metterà a disposizione 60 milioni di euro, gli editori potranno sostenere la transizione digitale della stampa e i relativi investimenti e innovazioni.
Una soluzione alternativa (soluzione già adottata dalla Germania), potrebbe consistere nell’intervenire normativamente sulla disciplina della proprietà intellettuale, introducendo una forma di remunerazione per gli editori per le attività che vanno ad alimentare i servizi di diffusione delle informazioni sulla rete.
L’Antitrust ritiene preferibile questo secondo modello, perché consente ai soggetti impegnati nella produzione e diffusione di contenuti informativi di beneficiare della diffusione di tali prodotti sulla rete con un evidente vantaggio sotto il profilo dell’efficienza allocativa delle risorse del settore.
Viene, quindi, riconosciuto il ruolo fondamentale della Rete per la crescita dell’economia e della competitività, ma non bisogna tuttavia perdere di vista la “libertà d’espressione”.
Infatti, è necessario che vengano comunque adottate delle cautele per tutelare la diffusione della conoscenza in Rete: l’avvertimento dell’Antitrust è che se si verificasse un eccessivo irrigidimento dei sistemi di protezione autoriali, i costi legati alla remunerazione degli editori potrebbero riverberarsi sugli utilizzatori finali, con effetti negativi per l’accesso all’informazione e il pluralismo.
Angela Scalisi

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