Erano i primi di aprile quando nell’aprile del 1925 fu pubblicata quella copertina blu elettrico, con quegli occhi tristi di donna sopra una città (la città per antonomasia che “non dorme mai”) talmente luccicante da sembrare in fiamme. Eppure, nonostante portasse su un titolo destinato ad essere considerato un capolavoro della letteratura americana, quella copertina non era piaciuta. Il giudizio più duro fu quello di Ernest Hemingway che quando l’amico Francis Scott Fitzgerald gli prestò una copia del Grande Gatsby disse: “Ma cos’è questa cosa? Mi sembra perfetta per un pessimo libro di fantascienza”.
Adesso intorno a quella immagine si scatena una battaglia ideologica: tra avanguardie e conservatori. Al centro della contesa la nuova copertina con cui ilGrande Gatsby è tornato nelle librerie americane spinto dall’uscita, il 10 maggio, del film di Baz Luhrmann, considerato come un vero e proprio fenomeno di costume, oltre che ovviamente campione d’incassi. Il film ha permesso di riportare in auge un classico letterario e di farlo rivivere tra le nuove generazioni insieme agli appassionati, probabilmente accattivate dal film che postpone in chiave moderna quell’incorruttibile ed intramontabile senso nostalgico per il sogno americano dei ruggenti anni ’20. La nuova cover ha in primo piano il volto dell’attore con attorno gli altri protagonisti della pellicola, costernati da una cornice dorata e scintillante. Un vero sacrilegio per alcuni. “E’ orribile, quel libro è un pilastro della nostra letteratura, non gli si cambia vestito” come dice alNew York Times il proprietario di una storica libreria indipendente di SoHo, che non la metterà mai in vetrina. Sul fronte opposto la catena Walmart, che venderà invece solo la nuova edizione “perché i nostri clienti vogliono avere la sensazione di acquistare sempre novità”. In mezzo le altre catene, come Barnes and Noble, che saggiamente metteranno entrambe le versioni sugli scaffali.
E’ tipico il procedimento per cui con l’uscita di un film il libro venga ripubblicato con una veste diversa dall’originale, poichè, come spiegano gli esperti di marketing “serve per attirare lettori diversi da quelli tradizionali, quelli occasionali”. Anche se non sempre la ricetta funziona: è il caso di qualche anno fa della cover di Mangia, prega e ama con Julia Roberts che si gusta un gelato sulla panchina di un parco, la quale non portò molta fortuna al libro che vendette meglio con la precedente grafica. Al contrario, Revolutionary Road di Richard Yates sbancò le librerie solo quando arrivò la versione con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in bella mostra.
Certo è che, antico o moderno, c’è il nuovo boom del Grande Gatsby che è tornato in testa alle classifiche: è stato il più venduto su Amazon e anche in tutte le altre rilevazioni ha superato di netto le vendite di romanzi appena pubblicati. Ciò ad avvalorare la tesi che pur cambiando l’abito, lo stile di un grande classico non va mai fuori moda.
Eleonora Mirabile
E’ guerra di copertine per il libro de “Il Grande Gatsby”.








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