Il terrorista di Londra fermato da una donna


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Capita di ritrovarsi eroi in mezzo alla paura. È quello che è successo a Ingrid Loyau-Kennett, la donna che mercoledì sera ha fermato uno degli attentatori che hanno ucciso un soldato britannico decapitandolo. Madre di due figli, 48 anni, i media inglesi l’hanno subito definita un’eroina.

Ingrid Loyau-Kennett si trovava a bordo di un autobus nei pressi di Woolwich, Londra, quando ha visto che in mezzo alla strada c’era un uomo a terra, circondato da gente impegnata a riprenderlo con gli smartphone piuttosto che soccorrerlo. In piedi, a pochi passi, un uomo con le mani insanguinate e l’ascia in mano: il nigeriano Muhajid, uno dei killer del soldato. Ingrid ha spiegato di aver sentito di dover parlare a quell’uomo, e senza esitazione è scesa dall’autobus e gli si è avvicinata. Ha dichiarato al Telegraph: «So com’è adesso, ma a me sembrava solo un tizio normale, un po’ sconvolto. Non era fatto, non era ubriaco. Ripeteva “Non toccarmi, l’ho ucciso”. Gli ho chiesto perché, mi ha risposto “È un soldato britannico, ha ucciso delle persone. Ha ucciso dei musulmani e ne ho abbastanza di chi uccide musulmani in Afghanistan, non hanno motivo di stare là”. Ho cercato di farlo parlare di come si sentiva, raccontava di bombe che colpivano donne e bambini». 

L’obiettivo di Ingrid era farlo parlare il più possibile in attesa dei rinforzi, per evitare che si distraesse e cercasse di uccidere ancora: «Sfortunatamente, c’erano madri con i propri figli che si fermano a guardare la scena, era ancora più importante per me fermarlo». E quando le è stato chiesto se non avesse avuto paura di essere uccisa lei stessa, ha semplicemente risposto: «No. Meglio io di un bambino».

 

Aurora Circià

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