Avere musei nel proprio hinterland è un patrimonio. Il museo è inteso come un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, come si legge nell’ International Council of Museums, è aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali dell’umanità e del suo ambiente: le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto.
Il nostro Comune, fortunatamente, riesce ad offrire numerosi patrimoni culturali, storici ed ambientali da stimare e coltivare. Infatti, nasce dall’esigenza di promuovere l’amore per il proprio territorio l’importante proposito da parte del CSA (Centro Studi Acitrezza) di istituire un Ecomuseo ad Acicastello.
Un ecomuseo è un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione che nel nostro Comune sono localizzate nei il megapillows dell’ex stazione, i basalti colonnari, il sentiero delle fate di Ficarazzi, l’antica fontana di via stazione, le grotte di Ulisse di Cannizzaro, oltre a promuovere i luoghi storici e culturali di Aci Castello. Da tutelare e valorizzare anche il patrimonio immateriale come “I Malavoglia”, Omero e Ovidio.
L’ecomuseo interviene sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico, proponendo “come oggetti del museo” non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione. La portata innovativa del concetto ne ha inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l’ambito propriamente museale. Tutte queste caratteristiche sono state presentate e sottolineate durante l’incontro svoltosi presso l’agriturismo “La fungaia” dove erano presenti il Consigliere Comunale Toni Guarnera che ha presentato la proposta di istituzione dell’Ecomuseo, di Vera Greco, Soprintendente ai Beni culturali di Catania, dell’onorevole Angela Foti, componente della commissione ambiente all’ARS, di Salvo Danubio, Presidente del consiglio comunale di Aci Castello e di Massimo Pellegrino, Presidente della Pro Loco Aci Castello.
Durante l’incontro Antonio Castorina, in qualità di Presidente del CSA, ha iniziato i lavori facendo un quadro generale sulle presenze geologiche, artistiche e folcloristiche presenti sul territorio comunale. Antonio Guarnera, consigliere comunale di Aci Castello, ha spiegato la proposta di delibera presentata in consiglio comunale per l’istituzione dell’Ecomuseo. Guarnera ha sottolineato l’assenza di una legislazione regionale che riconosca e incentivi queste “istituzioni” che nel resto d’Italia stanno dando occasioni di sviluppo, tutela ed occupazione.

Il Presidente del Consiglio comunale, Salvo Danubio, ha raccontato l’iter procedurale per la valorizzazione del “Sentiero delle fate”, percorso naturalistico sito nella frazione di Ficarazzi, e delle difficoltà riscontrate negli anni passati in consiglio per far valutare proposte del genere. Egli puntualizza che la proposta sarà a breve presente in Consiglio Comunale e ritiene che l’esito sarà favorevole, in quanto quest’iniziativa si presenta come largamente condivisa da tutti. Vera Greco, oltre a mostrare soddisfazione e interesse per il progetto, ha proposto di andare oltre la costituzione di un comitato tecnico-scientifico che elaborerà il progetto e di puntare anche sulla promozione dell’idea.
Antonio Castorina, Presidente del CSA, commenta così al termine dell’incontro: “Il progetto dell’Ecomuseo della Riviera dei Ciclopi va avanti a grandi passi. In questi giorni abbiamo avuto altre adesioni di professionisti per la creazione del comitato scientifico, propedeutico alla realizzazione del progetto. La presenza di rappresentanti regionali durante l’incontro è il segno tangibile che il lavoro finora svolto è stato di prim’ordine. Abbiamo tutte le carte in regola per essere tra i primi a costituire un ecomuseo nel territorio siciliano, in vista della legge quadro su quest’importante momento di sviluppo”.
Speriamo presto di poter offrire questa nuova realtà ecomuseale dove l’educazione al futuro, il processo partecipativo, lo sviluppo locale, la collaborazione e la trasversalità possano essere le carte vincenti per un futuro, non solo turistico, migliore per il nostro Territorio.
Alessia Aleo








Bella la Rivera dei Ciclopi. L’ho vista ad un Festival del cinema archeologico di Agrigento ed ho anche approfondito per il mio blog sui viaggi.