Il Colosseo, ultimamente oggetto di lunghe diatribe sul restauro, prende vita nuovamente a Sidney. Questa volta non saranno gli agenti atmosferici a recargli danno; anni di storia racchiusa tra pietre potrà confrontarsi con piccoli mattoncini di plastica colorati. Un’opera bizarra firmata Ryan Mc Naught che riproduce il Colosseo romano. Antico e moderno si mescolano a formare un connubio indissolubile.
Con oltre 200.000 mattoncini lego Ryan ha saputo ricreare l’epoca romana e quella odierna, in un passaggio temporale molto bello anche visivamente. I particolari sono fantastici e tutto è in scala. L’opera è stata realizzata per l’Università di Sydney ed è stato esposto l’anno scorso presso il Nicholson Museum a Melbourne.
Addirittura è stata ricreata tutta la struttura che era presente sotto al Colosseo, per metà a cielo aperto come si presenta oggi e per metà composta da celle e camere di preparazione per i gladiatori e le varie bestie utilizzate negli spettacoli dagli antichi romani. Circa sessantamila pezzi sono stati utilizzati per la struttura mentre i rimanenti sono stati dedicati agli infiniti particolari presenti in questo capolavoro.
Si trova ora a Sidney, al museo Nicholson e ha registrato un successo di pubblico così grande che l’esposizione in cui si trova ha dovuto prolungare l’apertura fino al marzo 2013.
“Senza dubbio, è una delle cose più difficili che ho realizzato”, ha ammesso McNaught. “Posso solo immaginare quanto fossero abili gli operai che hanno lavorato all’originale”, ha continuato con ironia. Il suo lavoro si è basato comunque sulla forma che aveva l’Anfiteatro Flavio alla sua inaugurazione, nell’80 a.C., secondo i documenti in possesso degli storici, e sulla sua struttura attuale. E al centro, fra i tanti spettatori, anche la Papa-Mobile in miniatura. Lego, ovviamente.
Giuliana Ventura.









Lascia un commento