Usa: spiati dal governo le carte di credito e i movimenti online di milioni di cittadini


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Si allarga lo scandalo intercettazioni in America. Ad essere messi sotto controllo da parte della National Security Agency non sarebbero stati solo contatti informatici, social network, email e telefonate, ma anche le carte di credito di migliaia di cittadini americani. A rivelarlo è il Wall Street Journal, la cui inchiesta svela come nell’ambito della sua attività investigativa di spionaggio per individuare possibili sospetti terroristi, la Nas abbia raccolto anche i dati relativi agli acquisti effettuali con le carte, assicurandosi così l’accesso a tutte le informazioni in possesso delle banche e delle società emittenti. Viene così violata prepotentemente la privacy dei cittadini inseriti nel Prism, un programma segreto lanciato nel 2007 dall’allora presidente George W. Bush e proseguito da Barack Obama.

Il programma sarebbe iniziato dall’analisi sul flusso dei dati del colosso telefonico americano Verizon, e sarebbe stato in seguito esteso anche ad altre due aziende telefoniche e internet provider, AT&T e Sprint.

Ad usufruire dei dati del programma di sorveglianza americano Prism anche l’agenzia per la sicurezza elettronica britannica, la Gchq, che ha avuto accesso alle informazioni dal giugno del 2010.

Pare certo che l’intelligence statunitense abbia avuto accesso diretto ai server di Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, Skype, Youtube ed Apple. È il Washington Post a rivelare che la Nsa e l’Fbi hanno avuto accesso a chat video e audio, fotografie, email, documenti e altri dati utili a ricostruire la vita e i rapporti sociali degli utenti online per rintracciare persone sospette. Le società coinvolte nello scandalo hanno tenuto a precisare di non aver acconsentito l’accesso ai propri informatici se non dietro ordini dei giudici.

E se da un lato i media e i social network hanno puntato il dito contro l’amministrazione Obama per la grave violazione della privacy operata a danno di milioni di cittadini, dall’altro il Congresso fa fronte comune: sia i democratici che i repubblicani, infatti, sostengono il governo di fronte alle polemiche, dichiarando che gli strumenti adottati dalla National Security Agency sono assolutamente necessari per difendere la sicurezza nazionale dalla minaccia terroristica.

 

Aurora Circià

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