VOLI DI STATO: NUOVA STRETTA IMPOSTA DAL GOVERNO LETTA


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Nuova misura per il raggiungimento degli «obiettivi governativi di contenimento della spesa pubblica»: oggi tocca agli aerei di Stato.

Secondo la circolare emanata dal segretario generale della presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, su sollecitazione del presidente del Consiglio, il loro utilizzo sarà possibile solo in presenza di «circostanze che rendono indispensabile ed eccezionale l’utilizzo del mezzo aereo (inderogabilità, sicurezza, urgenza, motivazioni istituzionali, mancanza di mezzi di trasporto alternativi, etc)’’

Per la concessione di un volo di Stato, quindi, sarà necessario presentare un’apposita istanza corredata da documentazione attestante le circostanze che rendono indispensabile ed eccezionale l’utilizzo del mezzo aereo: sarà necessario presentare “una sintetica ma dettagliata relazione nella quale siano esposti, oltre alla precisa natura degli impegni ministeriali, elementi utili ai fini della valutazione politico-istituzionale sulla concessione del volo di Stato precisando altresì, le circostanze e le attività, precedenti o successive alla missione, ostative dell’uso di voli commerciali o altri mezzi di trasporto», spiega una nota rilasciata da Palazzo Chigi.

Restano, comunque, in vigore le condizioni e procedure da osservare nella gestione del trasporto aereo di Stato già indicate con il decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011 e con la direttiva del presidente del Consiglio del 23 settembre 2011. 

Le misure chieste dal Governo Letta non sono, però, il primo tentativo del Governo Italiano di intervenire sui costi spropositati legati all’utilizzo dei voli di Stato; ci avevano già tentato il Governo Prodi e quello Monti, ma sempre con discutibili risultati.

La sensazione è che quella degli “sprechi” sia una piaga impossibile da debellare per il Governo Italiano.

Angela Scalisi

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