Oggi, in un mondo globalizzato, la conoscenza delle lingue straniere è una componente fondamentale per riuscire ad essere parte “attiva e pensante”. Una volta si pensava che la lingua fosse semplicemente un’abilità secondaria da utilizzare per l’insegnamento, le traduzioni e il turismo, adesso è invece un tassello fondamentale per la comunicazione e la negoziazione nel mondo degli affari internazionali.
Ad imparare le Lingue bisogna cominciare sin da piccoli per poter avere l’elasticità mentale tipica delle giovani promesse.
Acicastello eccelle in questo settore, infatti la scuola primaria migliore a livello nazionale è stata dichiarato l’istituto comprensivo Giovanni Falcone.
La certificazione è stata concretizzata dall’Università di Cambridge.
I piccoli studenti castellesi, grazie a Maria Castiglione, preside della scuola sono i filo anglofoni più promettenti d’Italia.
La preside della scuola, spiega il segreto del successo ottenuto in terra di Albione: «Nel nostro istituto, musica e inglese vengono tenuti in grande considerazione e studiati fin dalla scuola dell’infanzia». Un progetto di lungo corso, dunque, che viene approfondito a partire dalla terza elementare. «Ai corsi per il conseguimento delle certificazioni hanno partecipato alunni di terza, quarta e quinta», come si legge nell’intervista rilasciata a CTZEN.
«Non siamo stati premiati solo per gli ottimi risultati – prosegue la preside – ma anche per l’organizzazione dei corsi». Una preparazione intensiva, «con docenti interni ed esterni madrelingua». I risultati ottenuti dai piccoli alunni della scuola Falcone potranno essere sfruttati anche dopo, come spiega Palmina La Rosa, direttrice del Cambridge English centre di Catania e a capo dell’International school of languages: «Ora che i loro studenti hanno concluso la scuola primaria, continuano in ogni caso a studiare l’inglese e a iscriversi individualmente agli esami Cambridge English anche quando non sono offerti dalle scuole che adesso frequentano».
Onore al merito a piccoli e grandi: ” you made my day” .
Alessia Aleo







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