L’ intervista con mister Sergio Cannavò.


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Imperativo salvezza attraverso la lotteria dei play out: grande carica nelle parole del tecnico dell’Archigen Pallanuoto Acicastello, Sergio Cannavò, che in questa intervista ripercorre la stagione della squadra giallo-azzurra, puntando dritto all’obiettivo nella fondamentale sfida con il team genovese dell’Andrea Doria, con il primo appuntamento della gara 1 fissato per sabato 22 alla Piscina Zurria di Catania. – 20 punti in classifica al termine del campionato, frutto di 6 vittorie e 2 pareggi, non sono stati sufficienti a raggiungere il traguardo della salvezza diretta senza passare dai play out. Qual è il tuo bilancio alla fine della stagione regolare?

Alla vigilia del campionato, secondo il parere dei tecnici e degli esperti ai lavori, eravamo destinati alla retrocessione diretta, quindi avrei firmato per lottare fino all’ultima giornata per la permanenza in A2, come abbiamo fatto sfiorando la salvezza e compiendo un mezzo miracolo. A parte alcuni giocatori con esperienza nella categoria la nostra rosa è formata da tanti giovani alla prima in A2 ed anche lo straniero ha avuto bisogno di ambientarsi al campionato italiano, per cui non era facile essere subito competitivi, ma abbiamo dimostrato a tutti di poter dire la nostra. I ragazzi sono stati encomiabili e con grande costanza e professionalità si sono guadagnati tutti i punti conquistati in vasca e hanno sfiorato l’impresa a Cagliari sette giorni fa. I complimenti vanno fatti però anche ai nostri avversari della Rari Nantes Cagliari, che hanno disputato un grandissimo campionato alzando la quota salvezza fino a 26 punti.

– Qualche rimpianto per non aver ottenuto più punti in trasferta, ma la squadra ha chiuso il torneo in crescendo e in consapevolezza superando in casa le prime due del girone sud, Canottieri Napoli e Nuoto Catania, e andando vicina al miracolo a Cagliari all’ultima giornata. Questo aspetto può rappresentare un buon viatico in prospettiva dei play out?

Per una squadra che lotta per la salvezza è indubbiamente importante sotto tutti i punti di vista lottare e sconfiggere avversari del livello di Canottieri e Nuoto Catania, che andranno a disputare i play off per ottenere il pass per la A1. Vittorie come quelle contro formazioni di tale spessore tecnico sono segno di grande cuore, testa e determinazione e ci hanno permesso di recuperare punti al Cagliari e di andarci a giocare la chance della salvezza in Sardegna. I rimpianti rimangono ad esempio per non aver portato via l’intera posta in palio nello scontro diretto con la Basilicata, per non aver giocato al massimo delle possibilità alcune partite in casa o per aver sprecato alcune azioni decisive a Cagliari, ma ormai sono tutti discorsi riferiti al passato e il nostro unico pensiero deve essere rivolto a vincere le partite decisive dei play out, obiettivo senz’altro alla nostra portata.

– Due settimane per recuperare energie fisiche e mentali e prepararsi nel migliore dei modi alla sfida salvezza con l’Andrea Doria, con l’indubbio vantaggio di poter disputare gara 1, sabato 22, e l’eventuale gara 3 davanti al pubblico amico.

Sicuramente la possibilità di giocare la prima in casa rappresenta un grande vantaggio e gara 1 sarà fondamentale per la dinamica dei play out. Dobbiamo assolutamente sfruttare il fattore campo per prendere coraggio ed andare in trasferta per poter chiudere subito la pratica, avendo pur sempre la chance di disputare gara 3 a Zurria.

– L’Andrea Doria, penultimo nel girone nord con 15 punti, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi, si è guadagnato un posto nei play out all’ultimo turno vincendo in casa del Quinto per 8-7. Che avversario ti aspetti?

Mi aspetto una squadra che vorrà combattere per raggiungere la permanenza in A2. I play out rappresentano una lotteria in cui la qualità dell’avversario conta poco, sono veri e propri spareggi in cui ci si gioca tutta una stagione e ad essere determinanti sono il fattore cuore e l’approccio al match. Noi faremo il possibile e l’impossibile per ottenere il traguardo fissato ad inizio anno e sono sicuro che i ragazzi si faranno trovare pronti a livello mentale per questo importante appuntamento.

 

Chiara Vittorio.

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