Vivere
Vivo tra la tua pelle
e il soffio del tuo respiro.
Ascolto le tue movenze
scolpite visceralmente
nell’aria.
Tocco il tuo respiro segreto
come vento che mi sconquassa,
che mi sconvolge.
Voglio amarti totalmente.
Dono il mio amore a te
come l’amore di una madre
al figlio.
“Tra i boschi di fauno assonnato”
di Angelo Santangelo
Itaca
Le sirene aspettano Odisseo:
fremano con le loro labbra
d’ambrosia.
Ma Itaca lo attende.
I compagni lo stringono
all’albero del buon senso
e il suo grido voluttuoso
si perde tra le volte del cielo.
Fugge Odisseo il canto delle sirene,
poteva perdersi tra le loro braccia
assetate.
Ma Itaca lo attende.
O compagni,
legatemi all’albero della ragione,
stringete con duri lacci
i morsi della mia pazzia,
tenetemi stretto,
non fate in modo che io sprofondi
nell’abisso delle sirene.
C’è un’Itaca che mi attende.
“Tra i boschi di fauno assonnato”
di Angelo Santangelo
A cura di Maria Chiara Coco







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