Tra i boschi di fauno assonnato di Angelo Santangelo


fvk9_nf0_p0029_00

Vivere

 

Vivo tra la tua pelle

e il soffio del tuo respiro.

Ascolto le tue movenze

scolpite visceralmente

nell’aria.

Tocco il tuo respiro segreto

come vento che mi sconquassa,

che mi sconvolge.

Voglio amarti totalmente.

Dono il mio amore a te

come l’amore di una madre

al figlio.

 

“Tra i boschi di fauno assonnato”

 

di Angelo Santangelo

 

 

Itaca

 

Le sirene aspettano Odisseo:

fremano con le loro labbra

d’ambrosia.

 

Ma Itaca lo attende.

 

I compagni lo stringono

all’albero del buon senso

e il suo grido voluttuoso

si perde tra le volte del cielo.

Fugge Odisseo il canto delle sirene,

poteva perdersi tra le loro braccia

assetate.

 

Ma Itaca lo attende.

 

O compagni,

legatemi all’albero della ragione,

stringete con duri lacci

i morsi della mia pazzia,

tenetemi stretto,

non fate in modo che io sprofondi

nell’abisso delle sirene.

 

C’è un’Itaca che mi attende.

 

“Tra i boschi di fauno assonnato”

 

di Angelo Santangelo

A cura di Maria Chiara Coco

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑