“Valverde in jazz” – seconda serata


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Si è conclusa ieri sera nel cortile di Villa Cosentino, il secondo appuntamento della mini rassegna “Valverde in jazz”.

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Ad esibirsi – davanti ad un pubblico delle grandi occasioni – il maestro di pianoforte Andrea Beneventano, accompagnato al contrabbasso da Nello Toscano, che hanno eseguito alcuni dei brani standard della musica jazz come: “Autumn Leaves” composta da Joseph Kosma nel 1945 sui versi della poesia di Jacques Prevert “Les feuilles mortes”.

Il maestro Beneventano, che è uno dei più grandi pianisti jazz italiani, ha voluto regalare alla platea il brano “My gospel” tratto dal suo ultimo album “The driver”, seconda fatica artistica, dopo l’album “Trinacria”uscito nel 2003.

I vari brani sono stati intervallati dall’intervento della maestra di recitazione Barbara Fusco e dal neo sindaco Rosario D’Agata, che hanno recitato alcune poesie tratte da “Tra i boschi di fauno assonnato” del poeta emergente Angelo Santangelo, che in conclusione ha dichiarato: “In un mondo dominato dall’aridità, le parole esternate diventano un collante di aggregazione, un moto per l’anima.”

All’interno del cortile i visitatori hanno potuto ammirare le opere dell’artista catanese Nunzio Papotto, ispirate alle scene dei gloriosi club di musica jazz, con i grandi maestri al piano, alla tromba o al sax. I suoi dipinti sono molto apprezzati per le tinte forti, le tonalità accese e i formati insoliti che li rendono moderni e festosi.

La serata si è conclusa con due standard del jazz: “In a sentimental mood” di Duke Ellington, che gli appassionati di jazz, ricorderanno  per la sua interpretazione con John Coltrane; e “Take a train” di Billy Strayhorn, ispirata alla linea A della metropolitana di New York, che divenne un pezzo di punta di Duke Ellington e spesso era il primo brano eseguito da Ella Fitzgerald nei suoi concerti.

In conclusione il sindaco Rosario D’Agata ha ringraziato gli artisti ed il pubblico in sala dichiarando: “Queste due serate all’insegna del jazz hanno dimostrato che modalità espressive diverse come il mix tra musica e poesia, hanno espresso una forte capacità di comunicare emozioni, creando in questi due giorni momenti di orgoglio per la nostra piccola comunità.”

 

Maria Chiara Coco

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