Il viaggio della speranza dalle coste africane verso l’italica illusione sin troppo spesso si trasforma in tragedia.
Sono sciagure annunciate che entrano in conflitto con l’ipocrita morale del vacanziero.
Un barcone con un centinaio di migranti per lo più siriani (tra cui anche donne, 17 minorenni e bambini) è arrivato all’alba di ieri sulle nostre catanesi. La segnalazione, riferiscono le forze dell’ordine, è arrivò 6 di del mattino e indicava la presenza di un peschereccio di 13-15 metri arenato nello specchio d’acqua antistante il lungomare Plaia.
Lo sbarco avvenuto in prossimità della spiaggia dello stabilimento balneare ‘Lido Verde’, uno dei tanti lidi che si trovano sul lungomare Kennedy della Playa. Nel tentativo di raggiungere la riva a nuoto, sei persone sono morte . I loro corpi adagiati sulla sabbia, erano giovani con meno di 30 anni, uno di loro è addirittura minorenne: sognavano “la svolta positiva”.
La procura distrettuale di Catania ha già avviato le procedure d’indagine e si susseguono già numerose ipotesi sull’arrivo, si pensa persino che esiste una “nave madre”, più grande, che abbia trainato il piccolo peschereccio lasciandolo poi a largo della Sicilia. Ad avvalorare questa tesi anche lo status di salute degli extracomunitari: provati ed affamati, ma non avevano segni evidenti di avere fatto una lunga traversata in mare. Anche il piccolo di sette mesi ricoverato e dimesso poche ore dopo un controllo nell’ospedale Garibaldi di Catania è apparso ai medici in buone condizioni di salute: paffuto e non mostrava segni di sofferenza fisica, ma soltanto una non grave disidratazione. Il bambino è stato riconsegnato già ieri ai suoi genitori.
Eventi del genere ti portano a rimanere attonito, consapevole che il silenzio non sia la giusta risposta e, che in realtà, si potrebbe fare molto di più.
Inevitabile vedere all’orizzonte la nave da crociera e il piccolo e malfermo peschereccio: un momento per riflettere offerto “gratuitamente”, momento di cui tragicamente tutti dovremmo farne possesso, porci dei quesiti non solo di tipo esistenziale ma anche di ordine logistico e concretamente d’aiuto.
Ci sono due fermati per il tragico sbarco di ieri alla Playa di Catania in cui hanno perso la vita sei ragazzi di nazionalità egiziana. Si tratta di due presunti minorenni che i militari del Comando Provinciale Carabinieri e il personale della Questura di Catania, hanno posto in stato di fermo perchè gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
«Quello che vediamo sulle coste italiane è conseguenza dell’esodo disperato, perchè si mettono insieme due fenomeni: chi fugge dalla guerra e chi fugge dalla povertà». Lo ha detto il Ministro degli esteri Emma Bonino, intervistata questa mattina da Radio Radicale. «Sogno o illusione che sia, queste persone rischiano di finire nelle mani di veri e propri venditori di illusioni o di morte» prosegue il ragionamento di Bonino, «Ma si tratta di persone che scappano per fame, o per guerre, o per un misto delle due cose. E per questo non c’è una soluzione miracolosa. Basti pensare a quel che succede in Libano, dove i rifugiati siriani sono 1 milione, o in Giordania, dove sono 600 mila», ha detto il Ministro degli esteri. «Proprio la settimana scorsa ci siamo riuniti con i ministeri della giustizia, della difesa, degli interni per cercare di essere un pò più pronti, per fronteggiare una emergenza che è qui, e che non ha una soluzione magica. Anche in Europa era in discussione una direttiva, che però è stata ostacolata da molti Paesi, proprio perchè nell’accoglienza temporanea ogni Paese vuole la certezza che sia appunto temporanea». «Noi siamo un Paese più di transito che di destinazione, non siamo noi il sogno per questi immigrati», ha concluso il Ministro.
Inoltre “La questione dei migranti – spiega il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi – è sempre tra quelle in cima ai suoi pensieri: questo lo ha abbondantemente dimostrato col suo viaggio a Lampedusa, il promo del suo pontificato”. “Il Papa segue l’attualità ed è consapevole di questi fatti – osserva Lombardi a proposito della reazione di Bergoglio alla Tragedia di Catania -. E un evento come questo incontra evidentemente l’attenzione che il Pontefice ha mostrato fin dall’inizio del suo ministero verso il problema dei migranti”. Padre Lombardi, proprio alla luce della sciagura di Catania, sottolinea anche che il viaggio del Pontefice a Lampedusa “si è dimostrato profetico sulla necessità dell’attenzione a questi problemi, che con tutta evidenza rimangono di gravissima attualità”. Il direttore della sala stampa vaticana ribadisce poi che su questi temi “c’è stato il messaggio del Papa per i migranti, poi il viaggio a Lampedusa, e si tratta di un monito che deve essere presente a tutti noi e anche ai responsabili, a chi insomma deve prendere decisioni su come affrontare questi problemi”.
Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha proclamato una giornata di lutto cittadino, il 14 Agosto, esprimendo il cordoglio da parte dell’intera comunità catanese. Bandiere a mezz’asta e sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche già da martedi. Le istituzioni spiegano che la giornata di mercoledì è stata scelta per avere il tempo di organizzare eventuali funerali. La procedura prevede infatti che, una volta identificate le vittime, vengano avvisati i familiari che potrebbero richiedere le salme per procedere loro, in patria, con i riti funebri. In caso contrario il Comune di Catania si farebbe carico delle funzioni, celebrate secondo i riti della religione d’appartenenza, e della sepoltura.
Penso ad alta voce: probabilmente, dopo la giornata di lutto, per il “prototipo del vacanziero tipo” il tragico evento accaduto a breve diverrà solo una chiacchiera da sotto l’ombrellone e il momento di riflessione indotto ad necessitatem sarà presto sostituito da un’ammicante rivista di gossip.
Alessia Aleo







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