
Non sono sbarcati al porto di Catania gli immigrati che si trovano a bordo dalla nave militare Bettica, soccorsi la notte scorsa nel Canale di Sicilia. Circa duecento persone in maggioranza uomini, ma tra di loro ci sono anche donne e bambini di cui al momento non si conosce la nazionalità dei migranti. La nave è stata dirottata a Reggio Calabria, probabilmente per ragioni logistiche.
La nave era attesa nel porto di Catania nella tarda mattinata, poi, però, è arrivata la decisione di trasferire i migranti a Reggio Calabria.
Su questa imbarcazione sarebbero stati individuati gli otto presunti scafisti organizzatori dello sbarco del 15 15 agosto scorso a Pozzallo (Ragusa), dalle forze di Polizia che indagano sugli arrivi dei migranti. Il gruppetto è stato allontanato di fatto dal resto degli emigranti, in una stanza isolata del centro di prima accoglienza. Per loro continueranno gli interrogatori, nel tentativo di accertarne la posizione.
Sbarco più “fortunato” del precedente, conosciuto in maniera mass mediatica nella versione “eroica” dove i bagnanti hanno partecipato alle operazioni di soccorso di 160 persone tra le quali anche diverse donne in stato di gravidanza e una cinquantina di bambini. Ad avvistare il barcone a pochi metri dalla riva è stato appunto un uomo che era andato al mare per la giornata di festa, e che ha chiamato il 1530 della Guardia costiera. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota ufficiale dice: «Le immagini trasmesse ieri dalla TV delle decine di bagnanti, sulla spiaggia di Morghella – Pachino, che si sono spinti generosamente in mare per aiutare profughi provenienti dalla Siria, in gran parte bambini, a raggiungere la riva mettendosi in salvo, sono di quelle che fanno onore all’Italia»
Solo sette giorni prima, invece, la spiaggia più nota della città di Catania, fu invece teatro del tragico approdo in cui morirono annegati sei ragazzi egiziani nel tentativo di raggiungere la battigia. Il resto del gruppo, circa un centinaio di extracomunitari, venne soccorso dalle forze dell’ordine e rifocillato in una struttura del porto di Catania. I migranti, per lo più siriani ed egiziani, sono ad oggi ospitati in una struttura comunale.
Leggi:”Tragedia sulle rive catanesi.” https://acicastelloonline.wordpress.com/2013/08/11/tragedia-sulle-rive-catanesi/
Alessia Aleo






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