E’ inevitabile: dimmi cosa indossi e ti dirò chi sei.
Lo stile di ogni persona è “unico” nel suo genere nonostante sempre più spesso facciano capolino nei nostri armadi i tipici capi passepartout targati Zara, H&M, Mango o Bershka. Questi abiti cheap and basic diventano la formula vincente della moda fruibile a tutti. Non rinunciare alla beltà, anche se le “sue” finiture talvolta fanno le bizze, e alle ultime tendenze grazie prerogative di queste catene di negozi. Infatti, i modelli proposti sono creati sulle base delle ultime inclinazioni fashion proposte dalle maison del lusso durante i catwalk. Tendenzialmente a distanza di poche settimane gli scaffali di questi punti vendita si riempiono offrendo ciclicamente novità. Bisogna però sottolineare che le possibilità di incontrare un’altra donna con il tuo stesso abito aumentano non in maniera infinitesimale, e il delirio da non unicità, prerogativa di ogni donna che nel suo piccolo si vuole sentire “unica” e le tragedie diventano “scenicamente e tragicamente” eventi possibili, da immortalare inevitabilmente e simultaneamente sul social, con pubblica umiliazione fashion.
Onde evitare questi apocalittici avvenimenti la donna che ne sa una più del diavolo si reinventa. La donna sancisce la nuova “golden age” con l’avvento glamour dell’ hand made e degli abiti vintage.
Un tempo l’acquisto di seconda mano era una vera e propria missione segreta: oggi, come abbiamo detto, è un must di cui non si può fare a meno, complice, inevitabilmente anche un più radicale cambiamento di vita dovuto peraltro alla sempre crescente crisi economica che, direttamente e indirettamente, attanaglia tutti.
La crescita dei negozi dell’usato nell’ultimo anno è cresciuta ben del 6%. Cosa significa questo dato “tecnico”? Semplice. La donna non rinuncia al suo voler essere affascinante ed impeccabile in ogni situazione. E a tal proposito si arricchisce il suo tesoro riposto in armadio anche di pezzi unici nel loro genere, riproducibili ma mai uguali l’uno all’altro. Stiamo parlando delle collezioni Handmade. Bancarelle e corner espositivi dei negozi sono ricche di queste proposte ma anche on line si fa strada questa vocazione.
In maniera indiscutibile Internet rimane il detentore del patrimonio glamour: piattaforme social del vintage e dell’handmade, cataloghi dei negozi e sogni di grandi griffe a portate di clic!
La donna sedurrà sempre: è lei l’ingrediente di unicità più glamour di tutti.
Alessia Aleo









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