Frutta in “arte”.


L’estate sta finendo ma il caldo e il sole ancora non ci abbandonano e quale scusa migliore per ristorarsi con una bevanda fresca o con un po’ di frutta?!  Impazza il luogo d’aggregazione più “in” del momento.  I cioschi, così come sono chiamati in Sicilia, sono specializzati nella somministrazione di bibite analcoliche e, soprattutto, nella preparazione del seltz, limone e sale e di miscele di seltz e sciroppi vari. 

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Nella località di Valverde (CT) in piazza Lavatino, nasce tre anni fa un chiosco che, per così dire, s’è fatto da se. Niente slogan pubblicitari né inserimenti di banner commerciali, ma solo passaparola di persone in persone che hanno trovato qualità. Si, proprio qualità che unita alle presentazione scenica e coreografica crea un mix perfetto alla vista e al palato.  Tra le mille varietà di prodotti tipici (granite, sciroppi, frappè, american bar) si distingue una vera e propria opera d’ arte dal nome “misto frutta”.  Ebbene, il ventitrenne Claudio Sciacca, diplomato all’AIBES, Associazione Italiana Barman e Sostenitori, proprietario del chiosco a condizione familiare, presenta la frutta in tutta la sua bellezza e originalità. Ai microfoni di AcicastelloInforma ha spiegato: <<La passione per quello che faccio nasce da bambino; la genialità sta nel come presenti le cose che mangi e questo è il primo biglietto da visita per farsi della buona pubblicità. La composizione di frutta è dettata dalla capienza: mentre inserivo la frutta nel bicchiere mi sono accorto che era limitata e la frutta fuoriusciva; ho solo sperimentato un modo nuovo per inserirla. La stecca di fragole è stata una necessità, metterle una sopra l’altra mi avrebbe fatto ricavare spazio. La gente ha apprezzato la mia fantasia>>.

Gli studiosi spiegano che la frutta d’estate aiuta a mantenere il cuore in forma, soprattutto se si parla di fragole e mirtilli che difendono dagli infarti mentre la vitamina C, presente soprattutto nelle arance, contrasta l’aterosclerosi. E per i più curiosi bisogna dire che l’arte della frutta ha origini in Thailandia alla fine del 1300 in occasione della festa di “Loy Krathong”. Durante questa cerimonia, nella notte di luna piena di novembre, le sculture di frutta vengono poste all’interno di caratteristiche “corone” ricavate da un intreccio di foglie di banano, per poi essere adagiate su un qualsiasi corso d’acqua, come rituale di purificazione e di ringraziamento all’acqua stessa, fonte di vita.

È inutile dire che l’occhio vuole sempre la sua p-arte!

 

Giuliana Ventura.

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