DECRETO “VALORE CULTURA”: SI PASSA ALLA CAMERA.


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Il Senato ha approvato con 175 sì, 18 no e 54 astenuti il decreto legge sulla cultura.

Il provvedimento che contiene misure per Pompei, fondi per altri siti archeologici e musei a cominciare dagli Uffizi, oltre a misure per le Fondazioni liriche e tax credit per il cinema, passa ora all’esame della Camera.

Ecco i punti salienti dl decreto :

MANAGER PUBBLICO A POMPEI: entra in campo una nuova figura, un direttore generale che coordinerà gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico e che avrà il compito di definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese. Il nuovo direttore sarà affiancato da un vice direttore vicario per la gestione del nuovo organismo “Progetto Pompei” e dovrà definire i tempi di realizzazione degli interventi potendo ricevere donazioni ed erogazioni liberali.

A CASERTA SOPRINTENDENZA BENI ARCHEOLOGICI: la Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia sarà separata dal polo museale di Napoli e Caserta, dove nascerà la nuova Soprintendenza per i beni archeologici.

MUSEI e SITI: sono previsti 8 milioni di euro per il completamento dei nuovi Uffizi a Firenze; 5 milioni all’anno per le attività del museo d’arte contemporanea MAXXI a Roma; 4 milioni per la realizzazione del museo nazionale dell’ebraismo a Ferrara; 500mila euro al centro Pio Rajana di Roma e 500mila al museo tattile statale di Omero; 2 milioni di euro per il restauro del Mausoleo di Augusto a Roma; stanziamenti anche per i siti dell’Unesco in provincia di Ragusa.

FONDAZIONI LIRICHE: 75 milioni di euro per risanare i debiti delle Fondazioni liriche-sinfoniche gestiti da un commissario straordinario. Le fondazioni virtuose, quelle cioè che sono in pareggio di bilancio da tre anni, beneficeranno di una quota aggiuntiva pari al 5% rispetto alla quota loro spettante del Fondo unico spettacolo. Inoltre, nel nuovo criterio di assegnazione del Fus, il 25% spettante alle fondazioni lirico-sinfoniche, premierà quelle in grado di assicurare qualità artistica e festival, come a Verona e Firenze.

VIA TAGLI ORIZZONTALI DA TEATRI ED ENTI CULTURALI: gli enti culturali vigilati dal Mibac e i Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournee come previsto dalla spending review.

DONAZIONI PIÙ FACILI: le donazioni fino a 10 mila euro in favore della cultura potranno essere effettuate senza oneri amministrativi a carico del privato.

TAX CREDIT CINEMA: dai 90 milioni destinati al tax credit il Senato ne aggiunge altri 20 e il fondo sale 110 milioni. In base ad un emendamento del Senato, al fondo potranno accedere anche la fiction e l’audiovisivo.

FONDAZIONI CULTURALI: il Senato ha assegnato 1,3 milioni a 103 fondazioni culturali tra cui l’Accademia della Crusca, il Museo Nazionale del Risorgimento, l’Accademia musicale Chigiana, alla Fondazione Einaudi, alla Fondazione Gramsci, alla Fondazione don Sturzo,.

AGEVOLAZIONI SPETTACOLO DAL VIVO: i locali che organizzano musica dal vivo, se non hanno più di 200 spettatori, devono fare solo l’autocertificazione allo sportello unico delle attività produttive del comune di loro appartenenza. Prevista l’esenzione completa se i 200 spettatori assistono ad una spettacolo promosso da una onlus per la raccolta di fondi per beneficenza.
FORUM UNESCO: stanziati 400mila euro per il Forum mondiale dell’Unesco di Firenze.
LAVORO A 500 GIOVANI: vengono selezionati 500 laureati under 35 per un tirocinio di 12 mesi per la digitalizzazione e la catalogazione del patrimonio del Paese.

Secondo il ministro per i Beni e le Attività culturali, Massimo Bray, “L’approvazione è un segnale di attenzione alle richieste che ci arrivano di dedicare sempre maggiore attenzione alla cultura”.

“Si tratta di un primo provvedimento – ha osservato Bray – ma é un provvedimento che crede nella cultura come valore, come collante di un Paese che vuole essere unito e credere unito nel suo futuro”.

Quasi tutti sono concordi nel ritenere “Valore cultura” un cambio positivo, un progetto di regole per il settore dello Spettacolo e della Cultura più consapevole e attento, ma allo stesso tempo il nuovo decreto che entro l’8 ottobre dovrà diventare legge dello Stato pena la decadenza, è considerato “un disastro, una sciagura, specie se dovesse passare così come è senza emendamenti”, soprattutto a causa della prevista equiparazione tra fondazioni di Spettacolo pubbliche e enti della pubblica amministrazione, con il conseguente inserimento nell’elenco Istat degli enti soggetti ai tagli della spendig review e delle forti centralizzazioni e controlli cui sarebbero sottoposte le fondazioni liriche, con risvolti negativi anche sulle possibili sponsorizzazioni private.

Angela Scalisi

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