Intercettazioni e braccialetto elettronico per bloccare gli stalker: Approvati a larga maggioranza, nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, due emendamenti al decreto sul femminicidio che prevedono l’uso di tecnologie per tenere lontano dalle vittime le persone violente o moleste. Il testo prevede, per l’appunto, che il giudice potrà disporre, per chi sia stato allontanato dalla casa familiare per stalking o maltrattamenti, previo consenso dell’imputato, il “controllo mediante mezzi elettronici o altri strumenti tecnici”, ossia attraverso il braccialetto elettronico. Viene , quindi, esteso anche a questi reati l’applicazione dell’art. 275 bis del codice di procedura penale, sugli strumenti di «controllo mediante mezzi elettronici o altri strumenti tecnici», che possono essere disposti dal giudice, previo consenso dell’imputato. Un altro emendamento del Pd estende poi le “intercettazioni” alle indagini sui reati di stalking.
Le commissioni hanno approvato altre due proposte di modifica, una che prevede il gratuito patrocinio e che sia informata la parte offesa, l’altra che esclude la possibilità di applicare l’allontanamento dalla casa familiare nei casi di lesioni lievi. Nei casi di minacce gravi e reiterate, al contrario, la querela per stalking è irrevocabile, con l’introduzione anche di «un’aggravante generica per i reati di violenza contro le persone, commessi ai danni o in presenza di un minore di 18 anni o di una donna in gravidanza».
Il punto più dibattuto è stato propria la proposta sulla irrevocabilità della querela. Alla fine l’accordo è stato raggiunto con l’emendamento dei relatori Donatella Ferranti (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Pdl): la querela sarà irrevocabile nei casi di minacce gravi e reiterate, ma potrà essere ritirata quando si tratti di molestie meno gravi e con l’introduzione del principio «importante», sottolinea Ferranti, che la revoca potrà avvenire solo davanti all’autorità giudiziaria, perchè come spiega (giustamente) la stessa “Sia lo stalking con lesioni che i maltrattamenti sono reati sentinella. E’ importante una particolare attenzione per evitare che sfocino nel femminicidio”.
Le commissioni si sono poi aggiornate a lunedì, per poter licenziare il testo in tempo per mercoledì, quando è previsto l’approdo nell’Aula della Camera. I tempi per una riforma efficiente e completa rimangano comunque stretti dato che il termine per la conversione in legge scade il 15 ottobre e il provvedimento deve ancora passare al Senato.
Angela Scalisi







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