Percorso difficile alla Camera per il decreto Anti – Femminicidio, il cui esame è slittato alla prossima settimana, anche a causa delle mole di emendamenti, ben 300, proposti e del termine, il 15 ottobre, ormai prossimo per la conversione del decreto in legge.
Lite accesa soprattutto sulla irrevocabilità della querela, che a seguito degli emendamenti proposti a fine settembre dai relatori Donatella Ferranti (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Pdl), era stata limitata solo ai casi di minacce gravi e reiterate.
Un gruppo cospicuo, composto da deputati appartenenti a schieramenti diversi(Pd, Pdl, Sc, Sel, M5S e Psi), ha presentato per l’appunto una serie di emendamenti (tutti bocciati), con egual testo, volti alla soppressione della limitazione all’irrevocabilità e alla sua relativa estensione anche alle ipotesi di stalking e violenze reiterate.
Si comprende come i nodi da sciogliere attorno al testo provvisorio siano ancora molti, mentre la Camera avrebbe già dovuto esprimersi per consentire la conversione in legge del decreto.
I tempi stringono e le incertezze sul non riuscire a trovare un accordo entro il 15 ottobre aumentano vertiginosamente.
Come ricordato da Enza Bruno Bossio, intervenuta al dibattito svillupatosi nell’Aula della Camera, “Il decreto legge che andiamo a convertire rappresenta un provvedimento che non è solo la tutela di un diritto, ma punta al riconoscimento della violenza di genere come reato dotato di una sua specificità culturale. Oggi la violenza colpisce la donna che si rende autonoma. Se la donna acquista una sua autonomia e libertà di scelta e di decisione, se si sottrae al rapporto ineguale di possesso, allora scatta la violenza maschile che giunge fino alla distruzione e all’annientamento. Dobbiamo agire sugli stereotipi, a livello scolastico, è lì che si comincia”.
Parole che racchiudono il significato di una riforma davvero necessaria, ma che deve sicuramente essere il frutto di una valutazione ponderata per non creare discriminazioni e non dare spazio a “cieche persecuzioni”.
Angela Scalisi






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