Iter difficoltoso per “l’Imu”: negli ultimi giorni le polemiche tra Pd e Pdl sono state esplosive e il termine per la conversione, fissato per il 31 ottobre, scorre inesorabilmente.
Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno, infatti, bocciato 322 emendamenti dei 454 presentati al decreto legge Imu-cig-esodati.
Al centro della polemica, soprattutto, l’emendamento presentato dal centro-sinistra che prevedeva di far pagare l’Imu alle case con rendita oltre i 750 euro..
Anche il Movimento 5 stelle aveva accusato il governo di non avere una linea coerente e nel mirino era finito ovviamente l’intero decreto legge, definito “incostituzionale”.
Come preannunciato dal capogruppo in Commissione Bilancio, Maino Marchi, il Pd ha però ritirato gli emendamenti dallo stesso promossi al decreto Imu.
Il nodo sulla copertura della seconda rata, però, non svanisce e, come annunciato dal Governo, l’impegno rimane quello di dare il via alla Service Tax con forte progressività. “La service tax sarà costituita da due componenti, patrimoniale e di servizio, quella patrimoniale è per sua natura progressiva e nella legge di Stabilità la applicheremo”, ha per l’appunto affermato il sottosegretario Baretta. Anche il viceministro del Pd dell’Economia, Stefano Fassina, ha ribadito che la questione della seconda rata Imu “è un capitolo da scrivere”, sottolineando come “la priorità deve essere l’equità”.
Angela Scalisi







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