La cocutia (letteralmente testa), le cui proprietà vengono sfruttate da millenni, è originaria dell’America Centrale. Le varietà di zucca che dai campi ritroviamo al mercato sono innumerevoli quanto le loro peculiarità; differiscono per dimensioni, forme e colori ma conservano internamente tanti segreti. Nella maggior parte dei casi la semina avviene nel periodo primaverile e la raccolta a fine estate, quasi in concomitanza con la nuova (per noi) ricorrenza di Halloween.
Proprio negli ultimi giorni con un colpo all’ortaggio, per sentirne il giusto rumore sordo, e una rapida verifica alle condizioni di freschezze, sono state comprate, “eviscerate”, e tagliuzzate per imprimere quella tradizionale faccia anti spiritello, tonnellate di Cucurbita Maxima. Senza voler polemizzare sul costume festaiolo che spinge molti a seguire la ricorrenza di Halloween proviamo a godere della zucca per ciò che è realmente, cioè un dono della natura ricco di risorse.
Pur essendo un alimento dolcissimo, in grado di essere utilizzato in qualsiasi portata, è fortemente indicato per le diete povere di calorie e rappresenta un vero toccasana per i diabetici perché povera di glucosio. Se decidessimo, invece, di friggerne la polpa sarebbe meglio abbandonarsi a questo gustosissimo piatto senza pensare troppo alle conseguenze. L’utilizzo della zucca in cucina permette la creazione di tantissimi piatti ma ricordiamo che anche i semi vengono mangiati dopo essere stati preventivamente salati, essiccati o abbrustoliti (li ritroviamo sempre tra la “calia” delle feste di paese). Una vera e propria cultura culinaria vive intorno al semplice fiore di zucca, talmente succulento nelle frittate, nei primi o come semplice antipasto da essere famoso in tutto il mondo. Fortemente ipocalorica con sole 18 kcal per 100 grammi di zucca presenta circa il 94% di acqua al suo interno, 3,5% di carboidrati, poche le proteine al 1,1% e pochissimi i grassi. Facile immaginare il contenuto di caroteni e pro-vitamina A (in piccole dosi anche le vitamine C e B) insieme a mucillagini e altre sostanze pectiche. Tra i minerali riscontrabili si annoverano il fosforo, il ferro, il magnesio, rame, selenio ed il potassio.
Riguardo ai semi bisogna dire che posseggono un amminoacido particolare, la curcubitina, che ha l’effetto medicamentoso indicato contro la tenia o verme solitario. Con tali semi, e l’olio che se ne ricava, si cerca anche di attenuare le infiammazioni dell’epidermide, aiutare a ripristinare il corretto funzionamento delle vie urinarie, ridurre i disturbi prostatici, curare irritazioni gastriche ecc. È possibile altresì bere la polpa della cucutia che, ricca di carotenoidi, funge da fissante per l’abbronzatura e da protettore gastrico. Ma le proprietà di questo ortaggio non finiscono qui. Le virtù diuretiche, rinfrescanti, lassative e digestive sono parecchio apprezzate eppure sottolineiamo che spesso l’uso della sola polpa o dei semi non basta.
Anche la buccia ha la sua importanza perché è in grado alleviare i bruciori da scottatura della pelle. L’aspetto fitoterapico, dunque, è prevalente anche nella cosmesi, in particolare, nella preparazione di maschere per il viso affinché la cute venga idratata e levigata. Le pelli grasse o con punti neri sono quelle che ne traggono i maggiori benefici.
È proprio il caso di dire che è bene “usare la zucca”!
Paolo Licciardello







Lascia un commento