Foodporn: Instagram fa passare l’appetito

Che tutto quello che passi attraverso i social network diventi una moda è ormai assodato. Non si tratta più di autoscatti, gambe che sembrano wurstell o accessori vintage, la nuova mania ha colpito il cibo! Tra i soggetti più immortalati e cliccati pietanze prelibate per tutti i gusti: “food porn” è un termine che, utilizzato per la prima volta nel 1984 dalla scrittice femminista Rosalind Coward per indicare l’estetica del piatto (più importante degli ingredienti utilizzati o della persona che lo ha cucinato) e il desiderio da esso stimolato, oggi rappresenta l’ossessione virtuale per il cibo, nonchè la sua pornografia in uno scatto. Letteralmente “cibo da mangiare con gli occhi”: impeccabili torte al cioccolato o arrosti succulenti non hanno niente da invidiare alle covergirls di Playboy!

Tuttavia per quanto la seduzione estetica del cibo possa attirare ogni palato, è sorprendentemente noto l’effetto contrario. Diametralmente opposto alla voglia di strafogarsi di fronte ad immagini degne da far commettere peccati di gola persino al più salutista tra gli uomini, secondo alcuni studi il “food porn” fa passare l’appetito. Siamo talmente sottoposti a bombardamenti mediatici di cibo che la sola visione di questo tipo di fotografie è sufficiente a soddisfarci, rendendoci inconsciamente sazi.

Considerando il fatto che si mangia prima con gli occhi che con la bocca, dai risultati della ricerca effettuato dalla Brigham Young University, pubblicati sul Journal of consoumer psychology, è dimostrato che canali come Instagram o Pinterest incidano sulla mancanza di appetito, poiché guardare foto di prelibatezze e leccornie induce il cervello a comportarsi come se le avesse già assaggiate, inibendo il desiderio di assaporare realmente quei cibi. Questo atteggiamento è definito dagli studiosi ‘noia sensoriale’: “Ci si stanca del sapore del cibo senza nemmeno assaggiarlo, si innesca la noia sensoriale” come affermato da Ryan Elder, coautore dello studio e professore di marketing.

Corollario terapeutico per chi soffre di dipendenza patologica a dolci ipercalorici (e volesse perdere qualche chilo di troppo): guardare più spesso le immagini #foodporn per resistere alla tentazione.

Eleonora Mirabile