Parmitano rientra sulla terra. L’eroe siciliano “a casa” per San Martino


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Un uomo entusiasta per natura non può che terminare la sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale con un sorriso contagioso ed una frase che riempie di entusiasmo: “Mi mancherà tutto della mia vita nello spazio. E’ un’esperienza al cento per cento positiva per me”.

Casa sua era lontana e lo è stata per sei mesi ricolmi di esperimenti, studi, collegamenti con la base terra e ben due passeggiate spaziali, le prime per un astronauta italiano, un eroe siciliano. Il rientro, previsto per lunedì 11 novembre alle ore 3,49 (ora italiana), sembra comunque, per il nostro Luca, giunto troppo velocemente. Riportiamo ancora alcune sue dichiarazioni (Adnkronos), “E’ stata una missione piena eventi, dall’arrivo sulla Iss dell’Atv -ha ricordato l’astronauta- alle due passeggiate spaziali del luglio scorso, fino allo spostamento della Soyuz dal boccaporto della Stazione Spaziale. Senza contare il rientro con la fiaccola olimpica”, ricordiamo anche con estremo piacere il suo divertente travestimento da Superman, proprio in occasione di Halloween, ed il momento in cui ha indossato la maglia della sua squadra del cuore, il Catania. Può sembrare una piccola e semplice inezia, ma solo grandi uomini, in momenti assai importanti e delicati, dedicano un pensiero a ciò che gli è più caro, e perché no divertente, condividendo con tutti la propria gioia nel trovarsi nel luogo che ha sempre sognato.

La missione “volare”, per Parmitano, ha subito un solo intoppo ovvero il rientro forzato durante la seconda passeggiata nello spazio a causa di un problema al casco. Chiaro il pensiero, derivante in parte dall’indole di uomo amante della scoperta ed in parte dal faticoso addestramento cui è stato sottoposto sia per partecipare alla missione sia per divenire un pilota dell’aeronautica italiana, nel momento in cui ha varcato il portellone, durante l’attimo più critico degli ultimi sei mesi, desiderava immediatamente uscire per completare l’incompiuto.

Concentrati, dunque, sulla fase di rientro. L’astronauta italiano avverte che vedremo lui e i suoi colleghi accomodati su delle speciali poltrone trasportate a spalla dai recuperatori per evitare complicazioni all’organismo che ha vissuto in assenza di gravità (chissà dove sarà sistemata la fiamma olimpica in questi momenti). Le ossa risentono della mancanza della forza di attrazione che ci lega al pianeta e si indeboliscono. Prima tappa sarà Huston dove saranno sottoposti ai controlli medici necessari.

Ci piacerebbe vederlo gustare le nostre speciali caldarroste accompagnate da un bicchiere di vino e, ormai conoscendolo, sappiamo quanto sarebbe felice di farlo.

 

Paolo Licciardello

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