Angelino Alfano, uomo che ha vissuto all’ombra dell’ex Premier Silvio Berlusconi sin dal lontano 1994, ha acuito la spaccatura all’interno del partito, rompendo definitivamente gli assetti tradizionali e dichiarando: «Sono qui ad annunciare pubblicamente la nascita dei gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra per via di una decisione che mai avremmo creduto di dover assumere e che nasce dal no all’adesione a Forza Italia. Per me questa è stata una scelta dolorosa e amarissima».
Rinnovata la stima nei confronti del leader del Partito della Libertà il vicepremier raccoglie a se i figli della scissioni, uniti dal rammarico e dalla volontà di creare un partito “nuovo”.
Il Cavaliere ha decretato, con un discorso dalla durata di un’ora e mezza, in occasione del Consiglio nazionale del Pdl in corso a Roma al Palazzo dei congressi dell’Eur, la fine del suo sostegno al governo di larghe intese giunto al settimo mese di mandato. Intervento che è stato concluso con la mozione per il ritorno a Forza Italia che è stata votata all’unanimità e con la demagogica lettura del suo primo discorso del ’94.
Inizia la sfida edipica Berlusconi-Alfano.
Alessia Aleo







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