Doveva essere la più sfavillante o, per lo meno, uno spettacolo della natura per l’emisfero boreale ma nelle ultime settimane le aspettative non sono state rispettate. Le ultime ore sembrano però ribaltare la situazione, la cometa Ison ha aumentato la sua luminosità in maniera impressionante, tanto da far sperare di essere visibile ad occhio nudo già da questo weekend.
Ci si domanda però se questo segnale di risveglio non possa essere invece un sussulto prima della scomparsa. Gli scienziati della Nasa infatti teorizzano anche che l’aumento di luminosità potrebbe essere stato causato da un nuovo processo di fessurazione del ghiaccio nel nucleo. L’indecisione è giustificata dai dipendenti Nasa dal fatto che il corpo celeste sembra offuscato da un’atmosfera verdastra che impedisce di dare uno sguardo approfondito alla sua superficie. Tutti invece speriamo che, come naturalmente accade al diminuire della distanza dal sole, sia il ghiaccio durante lo scioglimento a far aumentare la luminosità.
Quale sarà dunque il destino di Ison? Se da un lato si spera che ormai si sia in qualche modo attivata per dare lo spettacolo promesso da un anno a questa parte, dall’altro, invece, alcuni propendono verso la teoria del picco momentaneo di attività. Gli occhi però devono essere puntati verso Est sopratutto durante le prime ore dell’alba, è questo il momento più propizio per l’osservazione, la direzione al momento è quella della costellazione della Vergine.
Auguriamoci che non si spenga, che affascini fino a Natale ed oltre, che non si sciolga al suo primo passaggio radente al Sole come un amore fuggente.
Paolo Licciardello
Acicastello Informa 
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