Esimio, egregio, carissimo dr. Galliani,
mi mancherà. Il cambio generazionale è fisiologico, è naturale ma quasi 28 anni di successi, inutile enumerarli, non possono essere accantonati e dimenticati. Come è accaduto a molti, la mia passione per i rossoneri è sbocciata in tenera età quando, durante una domenica invernale passata a casa per colpa di una febbre improvvisa, ricevetti da mio padre un numero della rivista “Milan squadra mia” (perché abbia scelto quella società rimane per me un mistero, sul quale non intendo indagare, lui è juventino). Riconobbi in lei, in Baresi ed in Maldini degli idoli sportivi, ma cosa si può davanti alla irriverente, sfrontata, a tratti sbruffona scesa in campo di quella gioventù che spesso si veste di inutile gergo anglosassone?! La “calata dei Barbari” prevede un ruolo importante anche per un uomo che nella società meneghina ha lasciato il cuore malgrado gli insulti finali di alcuni tifosi, Paolo Maldini, senza dubbio il mio preferito. So che tra voi non scorre buon sangue ultimamente e mi rendo conto che nel corso della vita è ordinario essere in disaccordo … ALT! Un momento. Giungono notizie fresche dall’ANSA: ”Al Milan è ritornata la serenità. Adriano Galliani resta al suo posto”. Continuo a leggere: “Dopo la cena di ieri Adriano Galliani è più sollevato, tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all’insegna dell’unità di intenti”; ma da quale personaggio provengono queste parole?!
Il presidente, Silvio Berlusconi, mi ha colto di sorpresa: “Non sono venuto a Milanello – ha dichiarato il numero uno rossonero – solo per le avverse condizioni meteo e mi spiace. In ogni caso il Milan va avanti con serenità, Adriano Galliani è più sollevato, tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all’insegna dell’unità di intenti. Avrei voluto dire queste cose direttamente alla stampa, ma il senso è questo. La situazione societaria non cambia, Galliani è sereno dopo la cena di ieri sera ad Arcore”.
Cosa posso dire? Ha “rovinato” questo mio doloroso momento. La lettera dovrà ancora attendere per avere una degna conclusione. Già mi pregustavo un libro con alcuni dei segreti più sorprendenti di questo nostro calcio ed invece l’agitazione rientra ed il tracciato torna nella normalità grazie alla sua eleganza del dott. Galliani (chiudiamo un occhio su cravatte e calze degli ultimi tempi): “Le parole del presidente per me sono sacre da 34 anni: non le commento e le accetto”.
Paolo Licciardello







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