Tra gli effetti benefici dati dall’hobby di ascoltare musica si annoverano miglioramenti che influiscono nella sfera salutare, comportamentale e relazionale. Può aiutare soggetti cardiopatici a regolare il battito del cuore o ad abbassare la pressione sanguigna, il cervello a riparare i danni subiti e a far riaffiorare ricordi altrimenti perduti, contrastando qualsiasi forma di amnesia potenziando, allo stesso tempo, le facoltà mentali. E anche se non può restituirci i migliori anni della nostra vita, può però contribuire a farci rivivere quei momenti indelebili nella nostra memoria.
Se questo sembra avere un sapore nostalgico, chi dice che non possa invece restituire il sorriso? E’ scientificamente testato come la musica abbia il potere persuasivo di spazzar via la tristezza, allietando le nostre giornate migliorando notevolmente il nostro umore. Insomma pare proprio che la musica agisca principalmente a livello psicologico su ognuno di noi.
Numerosi i siti che si avvalgono di questa teoria: il più gettonato, quelchenonsapevi.it, indica come un’ora di musica al giorno possa migliorare di una sostanziale percentuale una giornata standard di un individuo medio, specialmente se piena di tristezza e angoscia. Più di 500 soggetti volontari ambosessi, di età compresa fra i 20 e i 55 anni, tutti accomunati da problemi di ansia e depressione sono stati sottoposti a questo “esperimento” terapeutico: l’ascolto di un’ora di musica al giorno.
I ricercatori della Mc Gill University di Montreal riscontrano un miglioramento dell’umore del 25% rispetto allo stato iniziale su un totale del 75% dei volontari: “Ascoltare musica come mangiare e bere alcolici, ci permette di dire addio alla tristezza grazie alla stimolazione dei centri cerebrali del piacere che avviene durante queste attività”. I risultati finali dello studio, che sono stati pubblicati sulla rivista The Journal of Positive Psychology, suggeriscono che l’utilizzo consapevole della musica per promuovere la felicità è funzionale.
Ciò dimostra quanto l’umore sia plasmabile positivamente dalle note sonore del nostro ipod, che si tratti di Čajkovskij o degli AC/DC, influenzando il nostro stato d’animo. Se un’ora di musica al giorno non basta per togliere il medico di torno, quantomeno ci prepara per affrontare i giorni a venire con uno stato d’animo più allegro e ottimista.
Niente di più vero può riscontrarsi nella saggezza dei detti popolari: canta che ti passa.
Eleonora Mirabile







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