Tra ideali e portafoglio.


questione

Arriva Natale di nuovo. Catania in movimento. I commercianti cercano di abbellire le proprie vetrine, sperando che qualcosa migliori. Anche il Centro storico viene illuminato da un albero evanescente, che forse cerca di portare quella gioia natalizia che in molti non respirano più. I tempi sono duri e te ne rendi conto solo se ti fermi un attimo ad osservare ciò che ti circonda: sempre più gente disagiata per strada, chi non arriva a fine mese, negozi che chiudono.

Non voglio mettere tristezza, ma fare semplicemente un resoconto di ciò che vedo, sento e respiro in giro.

Solitamente, con la pigrizia che mi contraddistingue, ogni settimana tratto di temi afferenti il diritto, la politica, l’economia, ma oggi sono qui per mettere nero su bianco ciò che penso.

Se la pensi in un certo modo ti tacciano di essere “comunista”, se la pensi in un altro modo di essere “destrorsa” o “berlusconiana” (quello che era prima di tutti gli scandali scoppiati).

La domanda vera sarebbe un’altra: in cosa credi?cosa faresti per il tuo Paese? Non sicuramente: “ma sei di sinistra, di destra, di centro? Non mi dire che sei Comunista”.

Il connubio tra Politica, Potere e Denaro è ormai l’evidente segno di qualcosa che non funziona.

È vero chi fa politica deve pur mangiare (non avvelianomoci il dente parlando di stipendi,pensioni, bonus), ma se fai politica ci devi mettere prima di tutto la “faccia”, la tua reputazione, devi assumerti la responsabilità di ciò che dici, di ciò che fai, ma soprattutto di ciò che non fai.

Non stiamo cercando più i politici della Sinistra e della Destra Storica, di coloro che hanno fatto l’Italia: i tempi sono ormai cambiati, diversi, più bui.

L’Italiano medio, costretto ormai a vivere nel precariato più totale (si esulta anche per una firmetta buttata su un contratto per un semplice lavoro a progetto), guarda allibito i politici che si “uccidono” tra di loro per trovare maggioranze e accordi, che lasciano ovviamente il tempo che trovano.

Non si può andare alle politiche con “mattarellum”, “porcellum”, premi di maggioranza, liste bloccate  o qualsiasi cosa ci propinino se Loro stessi non decidono di cambiare, se Noi stessi non decidiamo di cambiare i nostri valori, i nostri ideali, ma soprattutto di darci una mossa e metterci in gioco con le azioni sul campo.

Non possiamo lamentarci se nostro figlio, nostro fratello, nostro cognato decidono di andare all’Estero.

La fuga dei cervelli è una diretta conseguenza di una mancanza di ideali e valori, ma soprattutto di possibilità di realizzare le nostre ambizioni, dalle più banali (riuscire a conseguire un titolo di studio che serva realmente a qualcosa) alla più impegnative (aprire un’attività commerciale e potersi permettere di farla crescere).

Ci vogliono persone concrete che diano la certezza di fare politica, economia, diritto per passione, con entusiasmo, lottando per cambiare qualcosa e non solo per portare la “pagnotta” a casa.
«Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. abbiamo solo bisogno di più gente onesta» (Benedetto Croce).

Per intenderci, c’ è bisogno di gente onesta con i valori in cui professa di credere.

Angela Scalisi.

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