Annunciata ieri l’approvazione del decreto Milleproroghe, con il contestuale “salvataggio” delle norme più “urgenti” del decreto Salva Roma, nel tentativo di recuperare le situazioni divenute ormai indifferibili.
“Il decreto è costruito con le proroghe essenziali, e accanto a questo si sono prese le norme essenziali del dl Salva Roma che abbiamo deciso di non portare a termine in Parlamento per l’eterogeneità che era venuta fuori” – queste le parole del Premier.
Tra le misure più importanti:
- · Viene posticipata al primo Luglio la Web Tax;
- Previsto un possibile aumento fino al 0,7% delle accise sui tabacchi – Dalla data di entrata in vigore della conversione di questo provvedimento, con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, possono essere stabilite modificazioni, nella misura massima dello 0,7%, delle aliquote di accisa e di imposta di consumo che gravano sui prodotti da fumo e loro succedanei;
- Misure sugli affitti d’oro con la previsione di possibilità di recesso entro 30 giugno – Viene introdotta la facoltà per le Pubbliche Amministrazioni di recedere dai contratti di locazione passiva entro il 30 giugno 2014;
- Slittano gli adempimenti fiscali per gli alluvionati della Sardegna – Vengono prorogati gli adempimenti fiscali per i residenti nei comuni della Sardegna, colpiti dall’alluvione del novembre 2013, con la contestuale proroga degli stati d’emergenza anche nei territori della Regione Piemonte e delle Province di Lucca e Massa Carrara, interessati rispettivamente da gravi eventi alluvionali (dal 27 aprile al 19 maggio 2013) e sismici (21 giugno 2013), al fine di consentire il proseguimento delle operazioni di protezione civile in atto;
- Sfratti sospesi fino al 30/6 per le categorie disagiate – E’ stata decisa la sospensione, sino al 30 giugno 2014, dei provvedimenti esecutivi di rilascio per finita locazione di immobili adibiti ad abitazione nei confronti di conduttori con un reddito annuo lordo familiare inferiore a 21.000 euro, residenti nei comuni capoluoghi di provincia, nei comuni limitrofi con oltre 10.000 abitanti e nei comuni ad alta tensione abitativa, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico, persone ultra-sessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, purché non siano in possesso di un’altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza;
- Provvedimenti a favore della Capitale: A Roma vengono assegnati115 milioni per i debiti precedenti al 2008 e 20 milioni per la raccolta differenziata;
- Proroga delle norme antitrust– Prorogata la norma antitrust che vieta la partecipazione nelle imprese editrici di giornali quotidiani a chi esercita l’attività televisiva in ambito nazionale;
- Salvati i fondi Ue: È stata affrontata e risolta anche la questione relativa alla ripartizione dei fondi strutturali europei che rischiavano di non essere utilizzati per l’esercizio 2007-2013. Una riallocazione di fondi per 6 miliardi e 200 milioni con cui il governo finanzierà il sostegno alle imprese, misure in favore dell’occupazione, il contrasto alla povertà e le economie locali;
- Stanziamento di ulteriori fondi: Vengono, altresì, assegnati 2,2 miliardi a sostegno delle imprese, 700 milioni per misure a sostegno del lavoro e dell’occupazione, 300 milioni per misure atte a contrastare la povertà e 3 miliardi per le misure a sostegno delle economie locali. Letta ha specificato che “di questo complesso di 6,2 miliardi, 1,2 miliardi riguardano la questione del credito alle imprese che è già stata messa in legge Stabilità”, mentre “tutto il resto è costruito ex novo, attraverso una riallocazione dei fondi”.
Nonostante gli interventi previsti, l’iter legislativo del decreto Milleproroghe e le vicende legate al “Decreto Salva Roma” sono state il banco di prova e l’ennesimo segnale di qualcosa che non funziona nei meccanismi istituzionali di un ITALIA che sembra arrivata agli antipodi di ogni modello di Stato funzionale.
Come spiega lo stesso Letta – parole che dovrebbero essere prese in seria considerazione- la vicenda del “Decreto Salva Roma” con le difficoltà incontrate “dimostra in modo ancora più evidente come sia essenziale riformare il processo legislativo. E’ uno stimolo in più per fare le riforme nel 2014”. L’attuale “procedimento legislativo non è più quello di una democrazia moderna”.
Angela Scalisi







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