Solar Decathlon 2014. Versailles apre le porte agli universitari più “sostenibilmente” innovativi.


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Il Solar Decathlon Europe (SDE) viene creato nell’ottobre 2007, grazie ad un accordo firmato tra il Governo degli Stati Uniti ed il Ministero dei lavori pubblici del governo spagnolo, con l’intento di incentivare la diffusione della cultura dell’edilizia sostenibile tramite una competizione di progettazione di case solari per l’Europa.

Quest’anno sarà Versailles ad ospitare la gara, e quale location potrebbe essere più adatta se non la Reggia del Re Sole?  Questa edizione, a partire dal 27 giugno, si focalizzerà principalmente su cinque temi principali: innovazione, densità, mobilità, sobrietà ed accessibilità con la finalità contemporanea di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’impatto che le modalità di progettazione e costruzione degli edifici hanno sulla qualità della vita dei cittadini. Si tratta di un vero e proprio decathlon in cui le case delle diverse università, una volta realizzate vengono ispezionate e valutate da una giuria di esperti. Verranno considerate le performance di isolamento acustico, illuminazione, temperatura, umidità e funzionamento delle attrezzature, ponendo attenzione alla qualità architettonica, alla facilità ed economicità di realizzazione, nonché alla concreta possibilità di assemblaggio del prototipo in una comunità abitativa.

“La crisi energetica e la tutela dell’ambiente sono emergenze mondiali. Dobbiamo cimentarci con il problema e assumerci la responsabilità  di risolverlo. Gli architetti non possono tirarsi indietro”, queste le parole di Renzo Piano che affronta così il tema della sostenibilità nell’opera “Almanacco dell’Architetto” e che tra le altre devono spronare le università italiane e non solo a scendere in campo. E per quest’anno è stata l’università Roma Tre ad essersi meritata la possibilità di partecipare insieme agli altri gruppi delle altre diciannove università, con il progetto “RhOME for density”. La strategia della proposta  è quella di creare città “dense” attraverso le 6 “R”: Ridensificare, Riqualificare, Relazionarsi, Ridurre, Rinverdire, Rienergizzare.

Più nel dettaglio la proposta abitativa sceglie come primo caso studio la capitale quale simbolo della rinascita delle periferie urbane. Si punta a sviluppare un progetto architettonico assolutamente a impatto zero, che riesca a produrre più di quanto consuma,ma anche a liberare le preesistenti aree archeologiche, come gli acquedotti romani, dall’abusivismo. Come secondo caso studio le ormai frequenti aree ferroviarie dismesse. Ponendo particolare attenzione all’idea di riutilizzo e riciclo, e dunque all’uso di materiali naturali e rinnovabili ed ai sistemi passivi. Per presentare e dare la possibilità di visionare e seguire il lavoro del gruppo che ci rappresenterà è stato creato un apposito e ricco sito (www.rhomefordencity.it) che consiglio di visitare. Buon lavoro a tutti i gruppi partecipanti e che vinca il più ecologico!

 

Valeria Rita Torrisi

 

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