Fin da piccoli, la Disney ha insegnato quanto un bacio può cambiarti la vita. Dalla Bella addormentata nel bosco, costretta in un sonno profondo aspettando il vero amore che la risvegliasse, a Biancaneve, avvelenata e risvegliata solo grazie al bacio del vero amore, per finire con la Principessa e il ranocchio, trasformato in un principe dallo stesso bacio.
Crescendo capisci che più che l’amore, un bacio, al massimo può provocare la mononucleosi, o altrimenti conosciuta come malattia del bacio perché si trasmette per contatto diretto tra due persone attraverso la saliva.
A sovvertire tutto ciò, la scrittrice e giornalista Andréa Demirjian, che nel libro Kissing rivela la sua teoria sulla “terapia del bacio”. Ebbene si, a quanto pare è proprio quest’ultimo il protagonista assoluto del libro. L’autrice dichiara che il gesto più antico del mondo ha il potere di combattere il dolore mestruale grazie al suo effetto vasodilatatore. Inoltre abbassa la pressione, migliora l’umore e combatte anche le carie aumentando la salivazione. Gli effetti positivi non si vedrebbero solo sul corpo ma anche sulla mente: baciarsi, mette in circolo gli ormoni del buon umore e del piacere, oltre a sostanze che fanno bene al cervello e al resto del corpo come serotonina, dopamina e ossitocina; e infine aumenta l’autostima.
Un rimedio contro l’infelicità, dunque. Il suo libro si può definire un vero e proprio compendio del bacio, dove enuncia la sua teoria, citando i più famosi baci del mondo. “Un piacere a lento rilascio. Per sperimentare i benefici baciatevi poco ma spesso”…Non ci resta che provare!
Giuliana Ventura.







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