Anche gli psicologi fanno ricerca e scavano a fondo nelle segrete delle nostre menti. Questa volta hanno indagato sui misteri dell’invidiata capacità di far ridere e – si tratta degli studiosi dalla University of Oxford – hanno pubblicato il loro studio sulla rivista specializzata British Journal of Psychiatry.
Spesso le risposte ai nostri quesiti non sono poi così sorprendenti ma è fuori di dubbio che trovare un collegamento tra la comicità sprigionata da un individuo e la sua propensione all’essere psicotico è un dato da rimarcare.
L’esame è stato svolto su un campione che comprendeva 523 attori comici (119 donne, 404 uomini), 400 attori con differenti specializzazioni ed 800 persone comuni, ai quali è stato somministrato un test on line. A chi è stata affibbiata, anche se con l’ausilio di un test preparato con sicuro impegno dagli studiosi dell’università inglese, una personalità con tratti impulsivi ed antisociali? Sono stati i comici a raggiungere i punteggi più alti nei quattro aspetti indagati, con particolare attenzione all’introversione e all’impulsività.
In realtà, tale risultato non dovrebbe provocare nessuna preoccupazione, perché nello studio si afferma che ciò che caratterizza una persona psicotica presenta caratteristiche simili a quelle di un qualsiasi soggetto propenso a condividere l’umorismo.
Se riflettiamo, l’arte del far ridere è sopratutto condivisione che, probabilmente, non è mero rifiuto dell’intimità. Il genio è sovente accompagnato, perché no anche con un po’ di invidia, dalla sregolatezza o dalla pazzia vera e propria, nella mondo della comicità come in quello delle scienze, in quello dell’Arte come in quello dello sport. La vita ci pone davanti innumerevoli esempi. Personalmente, riconosco nella vita di tutti i giorni tanta genialità non necessariamente accompagnata da “follia” e mi piace accomunare tutti in una realtà che ha i tratti della normalità.
Paolo Licciardello







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