Terra dei fuochi: il provvedimento è legge.


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Con scadenza fissata proprio per oggi, il Senato è riuscito in settimana a convertire in legge – 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti – il decreto legge n.136/2013, contenente “disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali”, che lo scorso 3 dicembre aveva introdotto una serie di misure dirette al risanamento dell’Ilva di Taranto e della Terra dei Fuochi della Campania.

La Commissione Ambiente della Camera aveva già modificato alcuni punti del decreto, che ha poi ricevuto il via definitiva dal Senato.

Disposizioni rilevanti interessano sia la Terra dei fuochi sia l’Ilva: previsti lo stanziamento di 50 milioni di euro l’anno per il 2014 e il 2015 per effettuare lo screening sanitario delle popolazioni residenti in tali aree e il potenziamento degli studi epidemiologici.

Per il “caso Ilva” è stata prevista/concessa, inoltre, la facoltà per il commissario straordinario di aumentare il capitale sociale per il pagamento dell’Autorizzazione integrata ambientale.

Previsti anche interventi normativi sul piano penalistico, rientranti tra le operazioni da attuare per la sicurezza ambientale e agroalimentare, “pensati” in primis per la regione Campania: viene introdotto il nuovo reato di combustione illecita dei rifiuti, che commina la  reclusione da 2 a 5 anni per chi brucia rifiuti, abbandonati o depositati in maniera incontrollata, in aree non autorizzate. La pena sale fino a 6 anni nel caso si tratti di rifiuti pericolosi ed è ulteriormente aggravata se il fatto avviene in territori con un'”emergenza rifiuti” come è la zona di Casal di Principe.

La nuova legge prevede, inoltre, la mappatura dei siti inquinati, anche mediante strumenti di telerilevamento, della regione Campania destinati all’agricoltura. Viene anche istituito un fondo ad hoc (Fondo unico giustizia) per reperire risorse per le bonifiche, che sarà alimentato dalla confisca dei beni provenienti dalle attività della criminalità organizzata e dai guadagni legati agli eco-reati, con l’ulteriore previsione dell’uso dell’esercito per contrastare le ecomafie.

Decreto legge Terra dei fuochi è stato convertito in legge. Dopo decenni è la prima risposta a quel dramma. Impegno ora ad applicarlo bene, twitta con soddisfazione il premier Letta.

Incoraggianti anche le parole del Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che parla di una “riscossa” per affrontare “l’emergenza” in quell’area.

Ovviamente, come già preannunciato dal Governo, dovrà essere avviato un confronto reale con i territori per valutare come applicare al meglio la nuova legge, sicuramente ricca di contenuti, affinché la stessa non diventi lettera morta o, peggio, uno dei soliti strumenti di propaganda politica.

Angela Scalisi

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