Catania e Palermo unite contro il pizzo dei posteggiatori abusivi


posteggiamo i posteggiatori

Catania e Palermo, si scontrano sul verde campo di calcio, ma si uniscono in piazza. Obiettivo comune quello di combattere il pizzo che i posteggiatori abusivi chiedono ai cittadini. A sostegno di questa tematica, si è tenuta oggi, presso la sala Coppola del Palazzo degli Elefanti di Catania, un incontro di sensibilizzazione verso la cittadinanza da parte dei rappresentati del movimento “Posteggiamo i posteggiatori” .

Alla presenza della doppia carica di Vice-sindaco e Assessore alla polizia municipale Marco Consoli, del Consigliere comunale Avv. Agatino Lanzafame e del Consigliere della IIIª circoscrizione Marco Leonardi, nonchè rappresentante catanese del movimento e di delegati dello stesso di Palermo, sono state illustrate le azioni di sensibilizzazione verso i cittadini svolte fino ad oggi da ogni gruppo e che proseguiranno per cercare di arginare tale fenomeno. Altro aspetto discusso è stato quello legislativo, in riferimento alla proposta di legge avanza alla Camera dal deputato acese, Basilio Catanoso che prevede l’inasprimento delle norme a contrasto del fenomeno dei parcheggiatori abusivi.

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Il movimento spontaneo “Posteggiamo i posteggiatori” nasce dai social e dall’esigenza dei cittadini palermitani di trovare uno “sfogo” alla questione pizzo-posteggiatori; subito la pagina facebook ottiene circa 15mila fallowers che danno vita ad iniziative importanti come quella di tempestare la città di volantini con su scritto: “Un posteggiatore abusivo guadagna mediamente da 1800 a 3000euro al mese esentasse”. A Catania il movimento nasce con un anno di ritardo e il gemellaggio con Palermo permette agli amministratori di raccontare alla città le iniziative portate avanti dal movimento palermitano, nato dal nulla ma che oggi ha raggiunto discreti livelli.

Tutto parte dalla sensibilizzazione del cittadino che deve denunciare il posteggiatore poiché nel momento in cui egli chiede “un euro” (a chi è fortunato, perché a volte ne richiedono anche due) è perseguibile di reato di estorsione.  Un tema delicato, spesso vittima dell’ignoranza della gente che pensa che siano gli stessi vigili urbani a poter intervenire, non sapendo che la legge italiana non riconosce il ruolo del posteggiatore abusivo e quindi quest’ultimo non è multabile. Tante le condivisioni sui social a favore del movimento, anche se come spesso accade, c’è ancora qualche cittadino che si fa ‘intenerire’ dalla figura del posteggiatore che con una mano chiede qualche spiccio ma con l’altra è già pronto a graffiarla.

Se tu paghi una cosa per paura si chiama pizzo.

Giuliana Ventura.

 

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