Le nuove forme della Formula 1


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Il primo gran premio del campionato 2014 di Formula 1 è già stato combattuto e vinto meritatamente da Nico Rosberg. Tanti però sono stati i cambiamenti sulle monoposto, primo fra tutti il ritorno del motore turbo. Ecclestone già manifesta nostalgia del rombo fragoroso delle vecchie vetture da corsa: “dobbiamo vedere se c’è un modo per farle suonare come delle macchine da corsa” ha detto. Il “soffio” dei nuovi motori, che si sente anche dai microfoni installati sulle auto, ha solleticato troppo l’orecchio del patron del Circus, eppure molte delle modifiche ai propulsori sono state obbligatoriamente introdotte per ridurre i consumi e l’inquinamento; forse l’inquinamento acustico non è contemplato. Ad ogni modo siamo in molti a preferire motori ruggenti ma siamo in numero maggiore quelli che vorrebbero assistere ad un vero spettacolo. La Ferrari continua a lasciarci con la bocca asciutta pur avendo al volante due campioni del mondo coi controfiocchi; capita allora di concentrarsi su altri aspetti. Non che l’aerodinamica in questo sport sia un elemento secondario, anzi spesso riesce a fare la differenza, ma gli ingegneri propongono strane, nuove forme che tante volte causano sorrisi sornioni ed espressioni inconsapevoli.

Vi sarete sicuramente accorti degli sgargianti musetti delle monoposto: quello della Ferrari sembra ricordare il muso dell’ornitorinco (dopo l’anatra di un paio di anni fa), la McLaren invece ha scelto quello del tapiro che è comunque un lontano parente del cavallo, la scelta della Williams è caduta sull’originale muso di un altro simpatico animale ovvero il formichiere. Ultimo ma non ultimo ecco il muso della Red Bull 2014 che sembra un rompighiaccio tra due denti incisivi.

Sono solo sciocche ed istantanee impressioni personali, forse dettate dal momento di apatia che colpisce durante alcuni gran premi stagionali. Spero, in ogni caso, di tornare presto a divertirmi.

 

Paolo Licciardello

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