La Gran Bretagna celebra le sue prime nozze gay


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Anche un conservatore come David Cameron ha ceduto il passo ad una grande ed epocale svolta storica per il suo paese: sono state infatti celebrate a Brighton le prime nozze gay. Neil ed Andrew sono stata la prima coppia a celebrare ufficialmente la loro unione, seguite poi da Nikki e Tania.

«Questo fine settimana è un momento importante per il nostro Paese. Per la prima volta, le coppie che si sposeranno non saranno composte solo da donne e uomini, ma anche da uomini e uomini, donne e donne». David Cameron, consapevole delle nuove necessità di un Paese in costante crescita, ha così dichiarato il suo favore verso le nuove coppie e ha persino deciso di scrivere un articolo in esclusiva per il network pinknews.co.uk, uno dei maggiori canali europei di informazioni sulla comunità LGBT.

Un grande passo verso la totale uguaglianza, così come era stato dichiarato precedentemente anche dal Primo Ministro del Galles Carwyn Jones.

«Vogliamo che il Galles sia un paese costruito sull’ equità e sull’uguaglianza. Questo significa tolleranza zero verso la discriminazione, valorizzando la diversità e aiutando tutte le persone a vivere la vita che desiderano. È giusto che le coppie gay abbiano la possibilità che loro rapporto venga formalmente riconosciuto, nello stesso modo in cui lo è per le coppie eterosessuali.»

Dimostrazione di un paese civile in cui la maggior parte dei cittadini britannici si è dichiarato favorevole alla nuova riforma. Secondo un recente sondaggio, solo  il 22% degli intervistati rifiuterebbe un invito ad un matrimonio gay, mentre il 68% si dichiara favorevole. Dunque una riforma accolta con grandi entusiasmi e riserve solo per poche persone non “open mind”, fra questi i membri della Chiesa anglicana.

L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby , ha dichiarato alla BBC, in maniera non troppo entusiasta,  che la Chiesa anglicana non si opporrà più ai matrimoni gay: «La legge è cambiata accettiamo la situazione».

Le nazioni costitutive del Regno Unito si abbracciano pian piano guardando in questa nuova direzione, la Gran Bretagna e il Galles si uniscono finalmente alla Scozia, dove le cerimonie nuziali gay sono già state abilitate. Momentaneamente rimane un orizzonte “legalmente” lontano per l’Irlanda del Nord che sembra avere molto in comune con la nostra Italia, avvinghiata alla stereotipata tradizione.

Alessia Aleo

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