Il premier Matteo Renzi, in visita a Downing street, durante la conferenza stampa con il primo ministro inglese Cameron, ribadisce che sulla riforma del mercato del lavoro «il procedimento va avanti».
Il campanello d’allarme del nuovo record di disoccupazione in Italia, porta ad un’analisi critica dell’attuale situazione. «Abbiamo ancora molto da fare», afferma per l’appunto Renzi. «In questi anni abbiamo perso troppa strada. È il momento di rimettersi a correre e collaborare in un percorso condiviso con Ue e partner, basato su crescita e non sulla burocrazia. In Italia – ha aggiunto – ci sono 2.100 articoli che si occupano del mondo lavoro, è normale che alla fine si finisca in tribunale. Noi abbiamo in testa un codice del lavoro di 50-60 articoli, scritto anche in inglese per gli investitori, che dia regole e tempi certi». «Le statistiche hanno visto crescere la disoccupazione nonostante che le regole fatte avrebbero dovuto migliorare e semplificare. Ma la ricetta di questi anni è sbagliata e ha prodotto più burocrazia, Noi dobbiamo dare più semplicità e rapidità», ha spiegato.
«Abbiamo un sistema in cui manca la flessibilità, le statistiche hanno visto crescere la disoccupazione nonostante le tante regole fatte avrebbero dovuto migliorare il quadro del gioco». Con la Gran Bretagna «c’è un’alleanza non ideologica, non confusa, nel processo di riforma dell’Ue, ma è assolutamente importante che siamo noi a incominciare. È impossibile lottare contro la burocrazia di Bruxelles se per primi siamo noi a metterci giorni a completare una pratica; è impossibile lottare contro le idee di Bruxelles se per primo è il nostro sistema che è vecchio», ha detto spiegando che non si può «andare a parlare in Europa se prima non siamo noi a cambiare. E questa – ha concluso – è la sfida del secondo semestre 2014. L’Italia deve fare la sua parte, se lo fa può, insieme ai partner storici, creare un Europa diversa».
«Sostengo l’ambizioso piano di riforme di Renzi», ha confermato il primo ministro inglese. «Per paesi con grossi debiti non si può allargare l’occupazione allargando la spesa pubblica. Bisogna fare come abbiamo fatto noi, bisogna avere un mercato del lavoro attraente e flessibile. È quello che sta facendo Renzi». Poi ha sottolineato che «Matteo ed io abbiamo divergenze, lui è di centro sinistra, io di centrodestra, ma entrambi siamo riformatori: vogliamo riformare l’Europa e conseguire che il Regno Unito rientri in un’ Ue riformata. C’è un ottima alleanza in questa direzione».
«WE WANT A BETTER EUROPE NOT MORE EUROPE», vogliamo un’Europa migliore non più Europa, queste le nuove parole di sfida e di crescita per Renzi.
Angela Scalisi







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