È stata inaugurata ieri, presso la delegazione comunale, la prima mostra fotografica “Ficarazzi in Bianco e Nero”.
Una raccolta di scatti che raccontano la storia del piccolo paese siciliano, le sue tradizioni e la voglia di far conoscere le radici del passato alle nuove generazioni e a chi è entrato a far parte della comunità cittadina da poco.
Il vernissage, a cura dell’associazione culturale “L’Isola che non c’è” è stato organizzato con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Acicastello, la collaborazione della l’associazione “Amico Mondo” e di “Amici della Musica”, consolidata realtà culturale del nostro hinterland.
Attraverso questa esposizione si è voluto prender parte ad un racconto di Sicilia con protagonisti i volti e le vicende dei secoli scorsi.
Il taglio del nastro è stato seguito da una piacevole introduzione da parte di alcune figure rappresentative del Pese come ad esempio il Presidente dell’Associazione L’Isola che non c’è, Giovanni Sciacca, che ha sottolineato come il lavoro dei volontari, il loro impegno e la loro dedizione, siano la dimostrazione concreta che “produrre cultura è produrre civiltà”, concetto sposato successivamente anche durante l’intervento del Sindaco Filippo Drago: “La nostra storia, le nostre bellezze naturali devono essere salvaguardate. Su queste poggia il futuro dei giovani.”
Salvo Danubio, Presidente del Consiglio comunale di Acicastello, e fondatore dell’associazione culturale nel lontano 2002, ha affermato che il paese di Ficarazzi, nel corso dei decenni, è riuscito a sfatare il mito negativo di luogo dormitorio, grazie alle numerose iniziative dei giovani e grazie sopratutto agli studi storici inerenti al borgo ancora in corso. A tal proposito, infatti, il Professore Fichera, cultore di storia siciliana, ha intrattenuto i presenti illustrando, con nozioni anche vulcanologiche, come la collina in cui è situato Ficarazzi sia possibilmente il luogo mitologico di residenza del Ciclope Polifemo che scagliò i massi contro Ulisse, i celebri e maestosi Ciclopi di Acitrezza.
Totò Messina, rappresentate dell’associazione Amici della Musica, e il giornalista Enrico Blanco sono riusciti con i loro racconti di vissuto a far compiere ai presenti un salto nel passato, assaporando attimi di quotidianità in “bianco e nero”.
Il poeta dialettale, Giovanni Rizza, con la sua poesia sulla figura del Ciclope, figlio di Poseidone e Toosa, ha raccolto numerosi applausi che si sono protratti, scroscianti, anche dopo l’esibizione dei balletti siciliani dei bambini, con costumi flokloristici tipici, del Gruppo Smile.
La mostra ha riscontrato grande successo vedendo l’affluenza, nonostante la piccola location, di centinaia di persone durante le due giornate di apertura al pubblico.
I volontari dell’associazione L’Isola che non c’è, soddisfatti ed orgogliosi, hanno dichirato che si augurano di riuscire a ripetere la rassegna fotografica anche l’anno prossimo, con maggiori scatti e ricerche sempre più approfondite, ed hanno rivolto un ringraziamento speciale a tutte le famiglie che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto.
Alessia Aleo







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