Questa volta sono scienziati della marina militare statunitense a rendere pubblica una scoperta riuscendo a creare un carburante del tutto simile al cherosene semplicemente con l’acqua del mare. L’esperimento è già riuscito ma solo in laboratorio, si presuppone che passerà almeno un altro decennio prima di vedere installato sulle navi della marina un aggeggio in grado di ricreare la reazione. L’obiettivo è ovviamente anche quello di rendere gli Stati Uniti più indipendenti dal petrolio e magari costruire navi maggiormente ecosostenibili.
Il concetto su cui si basa l’esperimento è intuitivo, l’acqua contiene idrogeno e, in qualche modo, carbonio che guarda caso sono gli stessi elementi che servono a formare gli idrocarburi. Il carbonio necessario viene catturato dalla CO2 presente nell’acqua di mare. Alla Naval Research Laboratory sono riusciti nell’intento di far volare un modello d’aeroplano col cherosene prodotto da questi elementi; la tecnologia messa a punto è in grado di strappare la CO2 e l’idrogeno convertendoli in carburante liquido che ricorda il cherosene anche nell’odore. Il costo della trasformazione si attesterebbe tra i 3 i 6 dollari al gallone, ovvero 3,8 litri. Sembra essere un grosso passo avanti se riferito ai consumi della marina in termini di tonnellate di carburante impiegato in un solo anno.
In un mondo che vorrebbe spingere verso mezzi di trasporto indipendenti dagli idrocarburi potrebbe apparire un’idea che va in senso opposto ma il potenziale del progetto si concentra sulla riduzione degli oneri ambientali. Il carburante verrebbe prodotto direttamente sulle navi rendendole completamente indipendenti eppure gli scienziati hanno già fatto sapere che, anche se i motori potrebbero già funzionare con questo nuovo carburante, bisognerà attendere ancora parecchio tempo prima che le navi siano in grado di ospitare un apparato per la produzione a bordo.
Paolo Licciardello







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