
Le condizioni meteo favorevoli segnano, da numerosi anni, l’inizio dei “viaggi della speraza” dal Nord Africa alla Sicilia, per i disperati che cercano aiuto e nuove speranze con l’arrivo in Italia.
In Primavera il numero delle imbarcazioni che salpano dalle coste africane diventa sempre più consistente, infatti negli ultimi tre sono giunti sulle nostre coste circa 2 mila migranti.
Nel corso del week end, più di mille esuli sono stati soccorsi con l’aiuto dei rimorchiatori civili, dagli uomini della nave San Giorgio giunta nei pressi di Siracusa.
Altri 400 migranti invece sono stati soccorsi e condotti verso Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. A Pozzallo in egual numero sono giunti grazie alla nave Urania altri profughi provenienti dalla Siria e dall’Africa sub Sahariana.
È giunta la bella stagione, e come ogni anno la Sicilia si trova ad affrontare queste emergenze, senza riuscire purtroppo ad essere all’altezza delle ingenti richieste. La cifra delle persone da soccorrere aumenta di ora in ora; secondo fonti provenienti dalla Marina Militare si stima che entro i prossimi giorni gli sbarchi non cesserano.
L’organizzazione dei soccorsi, le registrazioni appena dopo l’arrivo, lo smistamento presso i centri di accoglienza sono attività meticolosamente pianificate che però vengono messe a dura prova dal numero esiguo di strutture e personale soccorritore in rapporto ai grandi numeri dei soccorsi.
L’Italia e sopratutto la Sicilia, nonostante le sue esigue risorse, non smette di essere umanamente un faro di speranza per tutti coloro che scappano dalla realtà ostica del proprio paese d’origine, il monito nei confronti dell’Europa da parte dei ministri è quello di non essere lasciati da soli durante le emergenze sbarchi sulle isole: la richiesta di un aiuto concreto è all’ordine del giorno.
Sul Corriere della Sera: «La solidarietà nei confronti dei migranti è un dovere che hanno lo Stato, la Regione e anche i Comuni. Senza allarmismi». Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta commentando le oltre 1.500 persone soccorse nelle ultime ore dalle navi della Marina Militare e della Guardia Costiera impegnate nel Canale di Sicilia nell’operazione Mare Nostrum. «La maggior parte dei migranti ha diritto d’asilo, queste persone sono rifugiati – ha aggiunto – perché scappano da guerre e stenti. Se vi sono problemi i sindaci sanno come contattarmi per tentare di risolverli. Abbiamo anche previsto un capitolo nel bilancio regionale da destinare all’accoglienza per i minori non accompagnati. La nostra protezione civile è a disposizione, se necessario, quando viene interpellata».
Alessia Aleo






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