Parigi è certamente da sempre una delle principali e più stupefacenti capitali d’Europa, e non solo per il suo ricco patrimonio culturale e architettonico cumulato negli anni, ma anche per la sua spiccata capacità di riscoprirsi continuamente rimanendo al passo con le tendenze e le necessità della sua società in evoluzione. Ed il progetto “Berges de Seine” è , difatti, l’ennesima dimostrazione della volontà dell’amministrazione parigina di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della città, adattandosi all’impronta ‘green’ auspicata dalle attuali tendenze della progettazione urbana. Dopo il successo dell’evento estivo “Paris Plage”, per cui si erano trovati dei punti strategici nelle sponde della Senna per l’istallazione di spiagge artificiali; si torna a puntare sul lungo Senna. Più precisamente a ben 2,3 km di isola pedonale, che va dal Musèe d’Orsay; collegata alla riva tramite una gradonata, usata anche come anfiteatro per spettacoli e concerti itineranti messi in scena su di un palco galleggiante, alla Rive Gauche del Pont de l’Alma.
I vari interventi architettonici sono opera di Franklin Azzi Architecture, mentre la parte grafica e della segnaletica è opera di ‘Change is Good’, ma il progetto generale è stato concepito e realizzato da un’equipe multidisciplinare composta da Didier Fusillier, direttore di Lille 3000, Artevia e Carat Sport; si definisce e sviluppa in una passeggiata urbana articolata attorno a tre tematiche principali, quali la cultura, lo sport e la natura.
Così, ci si può divertire grazie ai tanti tavolini scacchiera, o ancora tavolini gioco della campagna e gioco dell’oca; o all’interno degli Zzzz, dei container rivisitati dentro cui si può usufruire di giochi da tavola e pranzare; giocare all’interno delle “tende anniversario” o con i giochi da terra e da muro predisposti soprattutto per i più piccoli o ,ancora, disegnare in un grande muro d’ardesia o improvvisarsi dj nell’area delle dance hall dove connettendo il proprio Ipod si può suonare la propria musica.
Ci si può allenare sfruttando gli attrezzi per ginnastica installati lungo tutto il percorso, divertendosi nelle pareti da arrampicata o frequentando corsi di yoga, pliates, zumba e fitness all’interno dello spazio Zen; o più semplicemente andando a correre nelle piste tracciate su strada.
O ci si può semplicemente rilassare, negli spazi Zen o nella Verger, ossia un frutteto con tante essenze in cui percorrere percorsi sensoriali; o nelle varie sedute lungo tutta la banchina del fiume.
Ed infine si può godere delle varie istallazioni degli artisti Sambre, Baudelocque e Hopnn. Quest’ultimo espone una serie di poster e dipinti a grande scala in cui tratta il tema della bicicletta; Baudelocque, invece, propone la sua interpretazione della scultura di Alfred Jacquemart, ubicata al Musèe d’Orsay, ridisegnandola su di una grande parete di ardesia; ed infine Sambre ridefinisce i muri della banchisa creando dei filtri con sculture tridimensionali, reimpiegando segmenti di legno intrecciati e pezzi di mobili.
Victor Hugo disse che “respirare Parigi conserva l’anima”,e grazie anche a queste nuove attrattive che ci vengono offerte, forse è il caso di concederci tutti una buona boccata d’aria!
Valeria Rita Torrisi












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