Dopo le “traversie”, alla Camera il Salva Roma ter è stato approvato senza nessun ripensamento dal Senato. Il decreto, il quale contiene misure urgenti per gli enti locali italiani e le norme su Roma capitale, era stato approvato dalla Camera solo in seconda votazione, con 279 voti a favore, un contrario ed un astenuto, perché durante la prima seduta non era stato raggiunto il numero legale.
Arrivato al Senato, il decreto legge sugli Enti Locali ha raccolto ben 132 sì, 71 no e 9 astenuti.
Hanno passato, dunque, il vaglio parlamentare le misure Salva-Roma, nonchè la disciplina sulla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e sulla Tari(Tariffa sui rifiuti), con disposizioni che toccheranno anche gli Enti locali in difficoltà finanziarie. Prevista, altresì, l’applicazione dei fabbisogni standard per il riparto del Fondo di solidarietà comunale, la proroga delle disposizioni sul personale addetto alla pulizia delle scuole, con l’ulteriore previsione di misure per le zone colpite dal sisma in Abruzzo.
Posticipato, al contrario, al 31 maggio il termine per fruire della possibilità di rottamare le cartelle esattoriali e al 31 luglio il termine per la chiusura dei bilanci preventivi dei Comuni.
Soddisfatta la senatrice del Pd Zanoni, relatrice del decreto legge, la quale ribadendo l’efficacia e la portata dello stesso (“Cominciamo con il non chiamarlo Salva-Roma perché il dl contiene molti altri punti che gli enti locali aspettavano”), sottolinea la circostanza che il nuovo decreto legge “non è stato pensato per ripianare ma piuttosto per fissare precise disposizioni per gli enti in difficoltà”.
Angela Scalisi







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