Tutto sarebbe ormai pronto, dopo settimane di lavoro incessante ch avrebbe coinvolto l’ufficio “normativa e modulistica” delle Agenzie delle Entrate, con l’obiettivo di “semplificare la vita fiscale dei contribuenti”.
Il modello 730 scomparirà finalmente anche in Italia sostituito da un modello precompilato.
D’altronde, come si legge nel Piano nazionale delle riforme approvato dal governo nelle scorse settimane, lo snellimento delle procedure e degli obblighi tributari è una “precondizione per un riavvicinamento del fisco ai cittadini”.
In una prima fase, l’operazione non potrà coinvolgere tutti coloro che oggi compilano già il 730, ma solo chi ha redditi stabili e facilmente identificabili, come pensionati e lavoratori dipendenti.
Coinvolti anche i 12 milioni di contribuenti che oggi utilizzano solo il Cud e che non hanno detrazioni o altri redditi da inserire nel modello.
Nel 2016 prenderà poi il via la seconda fase dell’operazione che punterà a coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti.
Nelle case arriverà un modello con una parte interamente redatta dal fisco, con i dati già in suo possesso, e un’altra lasciata in bianco da compilare ad opera del contribuente.
Ovviamente l’amministrazione finanziaria è già impegnata ad elaborare un sistema che sia in grado, attraverso l’utilizzo delle banche dati e l’incrocio delle informazioni in mano a Sogei, di rendere disponibili nel modello precompilato anche le variabili che interessano le dichiarazioni dei redditi, mentre il Governo, dal canto suo, sta cercando di individuare dei criteri che diano vita ad un sistema premiale, con la previsione di controlli fiscali ridotti per chi aderisce alla dichiarazione precompilata.
Angela Scalisi







Lascia un commento